Ormai non ci sono dubbi. La conferma arriva dall'autopsia di un uomo salentino di 67 anni: l'analisi del tessuto cerebrale ha confermato il decesso per il morbo di Creutzfeldt-Jacob, conosciuto come "morbo della mucca pazza". Una diagnosi che fa tornare viva la paura e che viene confermata dall’Asl provinciale.
Il paziente, come racconta LeccePrima, è morto in casa ed aveva diverse compromissioni di salute di tipo cronico. Un mese e mezzo fa i primi sintomi: disturbi della memoria, del linguaggio e disorientamento spazio-temporale, problemi uniti a un’instabilità dell'equilibrio e problemi di vista. Il ricovero, nel reparto di neurologia dell'ospedale "Ferrari" di Casarano, risale a metà luglio dopo che l'uomo aveva perso conoscenza. Durante la degenza il paziente la situazione è degenerata in gravi disturbi comportamentali: irrequietezza e agitazione psico-motorie, aggressività fisica e verbale. All’inizio i medici avevano pensato a un’encefalopatia di origine tossica o autoimmune, o a un caso di demenza a rapida progressione. Ma gli approfondimenti clinici e diagnostico-strumentali hanno condotto alla malattia di Creutzfeldt-Jakob, sindrome divenuta nota in tutta Europa negli anni '90.
Ma il paziente è poi rientrato a casa con protocollo di dimissione ospedaliera protetta, poco dopo è deceduto.
"Fino ad oggi nessun caso della sindrome in questione verificatosi nel Salento è ascrivibile alla forma di origine alimentare – assicura Giovanni Gorgoni, direttore generale dell’Asl di Lecce - e i rigidi protocolli di tracciatura e controllo delle carni intervenuti dopo le epidemie in Gran Bretagna ci rassicurano per il futuro".Domenica scorsa la notizia della morte di una 49enne, presso l’ospedale di Casarano, dove, dopo un ricovero di diversi giorni è deceduta sempre a causa del morbo di Creutzfeldt-Jacob.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.