Tragedia familiare a Caltignana, piccolo comune da circa 2500 abitanti alle porte di Novara. L’uomo, Alberto Porrazzo, di 88 anni, aveva pensato a tutto, forse in un momento di lucida follia. Prima averebbe ucciso la moglie, Clementina Spada, solo un anno più giovane di lui e gravemente malata. Poi avrebbe posto fine anche alla sua vita. Un omicidio-suicidio alla fine di una vita passata insieme. Ma così non è stato. Lei se n’è andata e lui invece vivrà, nella disperazione.
Ieri sera, venerdì 12 aprile, verso le 22, l’uomo è andato nella cucina dell’appartamento dove viveva con la consorte, in via Asilo al numero 6. Ha preso un coltello, ha raggiunto la moglie e ha iniziato a colpirla con l’arma, fino a ucciderla. Subito dopo ha rivolto il coltello verso di sé e ha fatto lo stesso, ma qualcosa, forse la paura o la stanchezza, ha impedito che l’uomo portasse a termine il suo piano. I vicini di casa hanno udito le urla di Clementina e hanno avvertito le Forze dell’ordine.
Quando i carabinieri e i sanitari sono giunti sul luogo hanno trovato il marito ferito, con diversi tagli sul corpo, e la moglie per terra. Ormai per la donna non vi era più nulla da fare e i medici hanno solo potuto constatarne il decesso. Solo in seguito sono state trovate delle lettere scritte da Porrazzo ai figli, nelle quali chiedeva perdono e spiegava loro il suo gesto.
L’uomo non riusciva più a sopportare la grave malattia della moglie e il suo desiderio era quello di andarsene con lei. Ma il destino aveva altri piani. Sembra che anche l’uomo fosse malato e più volte in passato avrebbe espresso il desiderio di farla finita.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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