Trenta difende il carabiniere aggredito: "Quei balordi la pagheranno"

Il carabiniere aggredito da un branco armato di spranghe e bastoni. Il ministro Trenta: "L’ho ringraziato per la lucidità mostrata durante l’intervento"

Trenta difende il carabiniere aggredito: "Quei balordi la pagheranno"

Elisabetta Trenta si schiera al fianco del carabiniere aggredito a Roma. Senza se e senza ma, il ministro della Difesa ha voluto esprimere tutta la sua solidarietà al militare costretto ad estrarre la pistola per evitare di essere linciato da un gruppo (presumibilmente) di ultras.

"Sono rientrata a Roma dall'Afghanistan e ho appena visto questo video - ha scritto su Facebook il ministro grillino - un nostro Carabiniere aggredito in pieno centro, a Roma, da un gruppo di uomini incappucciati che gli lanciano contro una bottiglia colpendolo alla testa". La Trenta ha spiegato cosa successo in quei concitati momenti: "Il carabiniere era intervenuto per individuare i responsabili di un pestaggio, ma il branco, tutti armati di spranghe e bastoni, ha reagito violentemente. Il militare ha dunque estratto l'arma, per tenerli a debita distanza salvaguardando, in questo modo, la propria incolumità".

Insomma: un encomio per il carabiniere che ha affrontato la banda, probabilmente ultras di calcio. Il tutto, infatti, si è svolto a margine della partita tra Lazio e Eintracht Francoforte. "L'ho appena sentito per telefono - ha spiegato la Trenta - gli ho espresso la mia vicinanza e quella di tutto il governo, a lui e a l'Arma dei Carabinieri.

L'ho ringraziato per la lucidità mostrata durante l'intervento e l'ho invitato al Ministero della Difesa per dirgli personalmente grazie, a nome del Paese. Quanto ai balordi che lo hanno aggredito - conclude Trenta - pagheranno. Vi assicuro che pagheranno!".

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