Trieste, 12 milioni alla coop ​per accogliere gli immigrati

Le cooperative dovranno garantire a 900 richiedenti asilo vitto, alloggio e, naturalmente, il famigerato pocket money: il bonus giornaliero

Trieste, 12 milioni alla coop ​per accogliere gli immigrati

E costa, si che costa l’accoglienza al nostro Paese. E anche tanto. Fior di milioni di euro. Soprattutto a Trieste dove, con la benedizione del Ministero dell’Interno e della Prefettura, ai migranti arrivano ben 11.497.500 euro. Iva esclusa, si intende. A vincere l’appalto milionario il Consorzio Italiano di Solidarietà insieme ad una cordata di associazioni e cooperative: c’è la Fondazione Diocesana Caritas Trieste ONLUS; Lybra Soc. Coop. sociale ONLUS; Duemilauno Agenzia Sociale Soc. Coop. sociale Impresa sociale ONLUS; La Collina Soc. Coop. Sociale ONLUS Impresa sociale. Le cooperative dovranno garantire a 900 richiedenti asilo vitto, alloggio e, naturalmente, il famigerato pocket money, il bonus giornaliero che viene dato agli immigrati nei centri di accoglienza per le piccole spese quotidiane, per un anno. Tutto a spese dello Stato. O meglio, dei contribuenti.

La denuncia arriva da Riccardo Prisciano, di Fratelli d’Italia. Non è il primo scandalo che scoppia nella terra guidata dalla democratica Debora Serracchiani. La regione rossa, infatti, è assurta più volte agli onori della cronaca per aver finanziato diversi corsi per gli immigrati. Da quello di scii a quello di calcio, da quello pre-parto a quello teatrale. Ma oggi, quello che indigna di più, è il cospicuo finanziamento (11.497.500 euro) assegnato alla provincia più piccola d’Italia. “E quanto spenderanno per la provincia di Udine?” Si domanda un anziano signore. Al momento non è dato sapere.

E pensare che con 12 milioni di euro il Governo avrebbe potuto comprare circa 200 case in legno per i terremotati. Dando così una degna sistemazione alle centinaia di famiglie italiane costrette a vivere in tenda dopo il sisma del 24 agosto. Così vanno le cose in italia, ormai Terra di paradossi.

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