Romeno dà fuoco alla compagna. Se la cava con tre anni ai domiciliari

La condanna è di tre anni di arresti domiciliari nella casa del fratello. Secondo il medico legale, con la sostanza corrosiva la donna non sarebbe stata in pericolo di vita

Romeno dà fuoco alla compagna. Se la cava con tre anni ai domiciliari

Ha patteggiato 3 anni di reclusione Alecander Edec Ionut. Il 24enne rumeno, residente a Tuglie, in provincia di Lecce, che il 2 luglio scorso cosparse la compagna di alcol per poi lanciarle addosso una sigaretta accesa.

Una scena da thriller. Ma purtroppo è la realtà. L'ennesima tragedia consumata tra le mura domestiche. La pena? I domiciliari da scontare nella casa del fratello.

L'accusa è di lesioni personali aggravate dalla sostanza corrosiva resa nota dalla consulenza del medico legale Roberto Vaglio che ha escluso il pericolo di morte per la vittima. L'aggressione avvenne nella loro abitazione davanti agli occhi dei figli che hanno visto la mamma prendere fuoco. La donna ha riportato ustioni sul 30 per cento del corpo.
La lite pare sia scaturita per motivi futili. Ionut fu preso dal raptus di follia.

A salvare la povera donna i vicini; sentite le urla chiamarono i carabinieri di due stazioni (Sannicola e Gallipoli).

Sul posto arrivarono anche i soccorsi sanitari che ricoverarono d'urgenza la donna all’ospedale Grandi Ustionati di Brindisi.
Come si legge da fonti di stampa, la vittima, inizialmente, non collaborò, difendendo il suo amore per il compagno violento e per paura di subire altre aggressioni, cosa già accaduta in passato.

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