Un altro accordo che riguarda lo scambio di informazioni bancarie, questa volta con al centro il Vaticano. Il governo italiano sta lavorando infatti a un protocollo d'intesa che dovrebbe far cadere il segreto bancario, già abbastanza maturo.
L'accordo, secondo fonti del governo citate da Repubblica, potrebbe già essere firmato entro marzo e promette di portare una maggiore trasparenza sull'assetto economico della Santa Sede. Con un'intesa si porterebbe a termine un percorso che aveva già preso il via con papa Ratzinger e la sua Autorità di vigilanza finanziaria.
L'Italia ha già sottoscritto accordi anche Svizzera, Principato di Monaco e Liechtenstein, dopo il varo a gennaio di una norma (voluntary disclosure), che permette il rientro dei capitali da quelli che vengono considerati "paradisi fiscali", in cambio di un
passaggio nella "white list" del fisco.L'idea perseguita da Roma è quella di portare il Vaticano all'interno del sistema delle intese internazionali, aprendo alla doppia imposizione sui capitali e allo scambio di informazioni.
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