L'Associazione Nazionale Magistrati potrebbe querelare il vescovo di Chioggia Adriano Tessarollo, che pochi giorni fa aveva duramente criticato la sentenza con cui un giudice aveva condannato il tabaccaio padovano reo di aver ucciso un rapinatore che tentava di derubarlo.
Dalle pagine del settimanale "Nuova scintilla", il sacerdote aveva pronunciato frasi che avevano fatto discutere: "Mi permetta un'ironia, signora giudice: quello che non era riuscito forse a rubare il ladro da vivo, glielo ha dato il giudice, completando il furto alla famiglia, un bel vitalizio ottenuto per i suoi familiari, con l'incidente accadutogli nel suo 'lavoro di ladro'!"
Oggi, in un'intervista al Corriere del Veneto, il referente regionale per l'Anm Lorenzo Miazzi bolla le parole del monsignore come "inopportune", pronunciate "prima di conoscere il merito" della sentenza in
questione."Accusare senza neppure sapere come si sono svolti i fatti realmente - rileva il magistrato- va oltre il diritto di cronaca, si rischia di sfociare nella diffamazione o perfino nella calunnia".
Miazzi ha inoltre aggiunto che il giudice che aveva condannato il tabaccaio si è preso del tempo per decidere di procedere per vie legali contro il vescovo. Nel caso, l'Anm ha già assicurato il proprio supporto.
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