Viareggio, vasta operazione antidroga consente fermo di 25 magrebini

Anche il vicepremier commenta in modo positivo su Twitter la cattura dei malviventi, anticipando la possibilità di espulsione grazie al Decreto sicurezza

Viareggio, vasta operazione antidroga consente fermo di 25 magrebini

Blitz antidroga di vasta portata quello messo in atto a Viareggio da parte degli agenti della polizia di Stato.

Ben 25 nordafricani risultano inquisiti in quanto ritenuti componenti della gang che gestisce l’attività di spaccio di droga sul lungomare viareggino e nelle pinete. Tra questi 17 sono stati tratti in arresto dalle forze dell’ordine.

Dopo un periodo fatto di appostamenti e di intercettazioni ambientali, gli agenti in borghese si sono finti clienti ed hanno in breve ottenuto tutte le prove necessarie ad incriminarte i 25 magrebini. Tra questi ultimi alcuni richiedenti asilo ma anche qualche clandestino.

Le sostanze stupefacenti venivano usualmente occultate tra le siepi delle aiuole di piazza d’Azeglio, così da risultare di facile accesso. In altri casi, invece, i pusher scavavano delle buche direttamente nel terreno della pineta Le operazioni di compravendita di droga avvenivano in mezzo alla gente ed alla luce del sole, senza alcuna preoccupazione.

L’indagine, diretta dalla procura della Repubblica di Lucca, ha visto il coinvolgimento della squadra mobile di Lucca e del commissariato di Viareggio, che hanno collaborato per smantellare la gang di magrebini con un’operazione partita lo scorso ottobre.

Grazie allo strumento legislativo dell’arresto ritardato per i pusher identificati durante le attività di spaccio, gli inquirenti hanno potuto accertare la continuità dell’attività illecita e l’alternarsi dei vari membri coinvolti.

Anche il vicepremier Salvini ha commentato su Twitter il fatto.

“Arrestati a Viareggio 25 spacciatori marocchini che vendevano morte, anche ai bambini. Tra questi delinquenti anche diversi richiedenti asilo, che grazie al nostro Decreto Sicurezza potranno essere Espulsi. Ora speriamo che qualcuno non li faccia uscire subito di galera.”

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