Vile striscione contro cronista del Messaggero

Dopo minacce nient’affatto velate sui social (“magari muori”) alla giornalista Alessia Marani qualcuno ha “dedicato” uno striscione che si commenta da sé, pieno di insulti sessisti e diffamazioni

Vile striscione contro cronista del Messaggero

Ultrà contro giornalisti. Dai rapporti fra tifoseria e politica organizzata al problema dei disordini dentro e fuori gli stadi. Questi gli articoli che, evidentemente, non sono andati giù ai tifosi più accaniti. E dopo minacce nient’affatto velate sui social (“magari muori”) alla collega giornalista de il quotidiano il Messaggero, Alessia Marani, qualcuno ha “dedicato” uno striscione che si commenta da sé, pieno di insulti sessisti e diffamazioni, affisso sulla recinzione dello stabilimento tipografico nel quartiere romano Torre Maura. Attacchi e minacce che preoccupano, tanto che nel giro di poche ore è scattata la piena solidarietà dell’intera categoria. “Un enorme striscione sessista, offensivo e intimidatorio che preoccupa e indigna, ma che fa scaturire grande solidarietà da parte di tutta la categoria verso la collega Alessia Marani scrupolosa cronista del Messaggero, colpevole solo aver fatto bene il suo lavoro raccontando anche vicende legate al tifo organizzato”. Denunciano, tanto per cominciare, la Fnsi, Federazione Nazionale Stampa Italiana e il Cnog, Consiglio Nazionale Ordine dei Giornalisti, che sottolineano: “Alla luce dell’incontro con il ministro degli interni Marco Minniti e il capo della polizia Franco Gabrielli, nell’ambito del coordinamento per la sicurezza dei giornalisti, siamo certi che i responsabili saranno individuati al più presto per essere perseguiti nelle sedi competenti. Siamo anche certi - concludono il segretario generale e presidente della FNSI, Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, e il presidente del Cnog, Carlo Verna - che non mancherà la reazione dell’intera categoria chiamata a respingere, stavolta stringendosi intorno alla collega Marani, ogni forma di intimidazione e minaccia”.

Segue la segreteria e la presidenza dell’Associazione Stampa Romana, che condannano con fermezza il vile striscione comparso a Roma contro la cronista Marani, vicepresidente dell'Associazione. “Si tratta dell’ennesimo episodio di intimidazione e minacce contro i giornalisti e in particolare le giornaliste. Un fenomeno, quello delle minacce anche a sfondo sessista, sempre più preoccupante per contenuti e frequenza. Alla collega va tutta la nostra solidarietà, certi che continuerà a svolgere il suo lavoro con la competenza e la passione che le sono proprie e con il nostro sostegno”. Le reazioni proseguono. “Le giornaliste e i giornalisti di ControCorrente si stringono all’amica e collega Alessia Marani oggetto di un preoccupante gesto intimidatorio. Colpita per aver fatto il suo lavoro di cronista con passione e serietà. Alessia ha seguito per il Messaggero importanti fatti di cronaca relativi anche al mondo della tifoseria. E proprio in risposta al suo lavoro, ignoti hanno esposto un vergognoso striscione con gravi insulti sessisti. ControCorrente chiede che si faccia immediata chiarezza e che gli autori del gesto siano presto individuati. Ad Alessia diciamo coraggio e avanti con il tuo lavoro prezioso. Siamo con te”. Ancora.

“Solidarietà da tutta la Fns Cisl alla giornalista Alessia Marani oggetto di un preoccupate gesto intimidatorio, la quale svolge il proprio lavoro con grande competenza e professionalità” scrive il segretario generale aggiunto della Cisl Fns Massimo Costantino. Dell’ennesimo, inquietante, episodio che minaccia seriamente l’incolumità e la libertà di espressione dei giornalisti, se ne stanno occupando gli investigatori della Digos della Questura di Roma.

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