Alle origini della guerra civile spagnola ci fu il sostegno del regime fascista, che durante la fase di preparazione assicurò la consegna di materiale bellico ai cospiratori del generale Francisco Franco per un importo di quasi 39,3 milioni di lire, equivalenti a 330 milioni di euro odierni. Lo storico Angel Viñas, professore emerito dell'Università Complutense di Madrid, ha scoperto quattro contratti, firmati l'1 luglio 1936 a Roma, con cui il governo di Mussolini assicurava ai monarchici spagnoli aerei, bombe, mitragliatrici e proiettili. I contratti, ritrovati nell'archivio della Fondazione Universitaria Spagnola di Madrid, erano destinati a supportare un colpo di Stato e ad aiutare i ribelli in caso di breve guerra civile. Il colpo di stato militare dei franchisti contro la Repubblica spagnola delle sinistre scattò due settimane appena dopo la firma dei contratti, tra il 17 e il 18 luglio 1936, innescando la guerra civile durata fino al 1939.
Con un saggio sulla rivista Nuova Storia Contemporanea in cui viene pubblicata la documentazione inedita, Viñas dimostra che i contatti fra la destra spagnola e Mussolini ebbero una portata rimasta finora sconosciuta, rivelando anche che il fascismo appoggiò i franchisti quando ancora il sostegno tedesco di Hitler non era assicurato.
I quattro contratti furono firmati, per conto dei franchisti, da Pedro Sainz Rodriguez, un illustre filologo spagnolo che arrivò a Roma a fine giugno 1936 non per un convegno accademico, ma per una missione segreta: acquistare armi dall'industria aeronautica Siai, nota per la produzione degli aerei da guerra Savoia Marchetti. Il contratto più importante in termini di valore ammontò a 16.246.750,55 di lire.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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