E il suocero di Casini tiene in pugno l’Udc con 2 milioni di euro

IPOTECA Grazie a sovvenzioni così ingenti, il peso del costruttore nel partito è immenso

RomaSi fa presto a dire Udc. Magari pronunciandola U-dc, staccando leggermente la vocale dalle consonanti e facendo tornare a galla così, per assonanza, la sua vecchia origine democristiana. Udc sta ufficialmente per Unione di Centro, ma in realtà potrebbe significare «Unico donatore Caltagirone», oppure «Unione dei Caltagirone». Sfogliando infatti la documentazione sul finanziamento ai partiti politici nel 2008, pubblicata dalla Gazzetta Ufficiale, si scopre che la quasi totalità delle sottoscrizioni ricevute dai centristi sono arrivate da privati o società legate in qualche modo al gruppo del costruttore romano.
Certo, non c’è nulla di scorretto: si tratta di elargizioni regolarmente segnalate. E in fondo, come si dice in gergo giornalistico, non c’è nemmeno «la notizia». Pier Ferdinando Casini è il marito di Azzurra Caltagirone, con la quale ha avuto due figli, ed è il genero di Francesco Gaetano. E il giornale di famiglia, il Messaggero, intervista spesso e volentieri l’ex presidente della Camera, concedendogli sempre adeguato spazio. Insomma, che ci fosse un legame stretto non è una novità. Ma adesso ci sono nero su bianco, le cifre di questo rapporto parental-politico-editoriale. Basta appunto dare un’occhiata ai finanziamenti del 2008. In quell’anno l’Udc ha ricevuto quattro milioni e 400mila euro: la metà sono irrintracciabili, perché la legge prevede che siano rese pubbliche solo le sottoscrizioni superiori ai cinquantamila euro. Ebbene, sui 2.272.832 euro restanti, 2.150.000 - cioè il 94 per cento - sono giunti dai Caltagirone. Contributi a titolo personale da centomila euro ciascuno sono registrati in entrata da Alessandro, Francesco, Gaetano e Francesco Gaetano Caltagirone. Altri centomila arrivano da Luisa Farinon, moglie di Francesco Gaetano. Mentre il resto delle sovvenzioni risultano erogate da società tutte in qualche maniera legate alla galassia.
L’elenco è lungo. Ci sono l’azienda Servizi Italia 2005, la compagnia Gestione Immobiliare, la Costedil, la Fincal, la Finspar, la Gamma srl, l’Immobiliare Caltagirone, la Pantheon 2000, la Porto Torre, la Progecal 2005, la Quarta Iberica, la San Marco finanziaria, l’Unione Generale Immobiliare, la VM 2008 srl, la WXIII/IE Commercial 4 srl. Quest’ultima società, tra l’altro, ebbe un ruolo nella vicenda della controversa acquisizione da Assitalia di una palazzina di via Clitumno a Roma, i cui inquilini lamentarono di non aver potuto esercitare il proprio diritto di prelazione.


Tutte queste sottoscrizioni sono di centomila euro, tranne la San Marco finanziaria spa, che di euro all’Udc ne ha versati 150mila. E nella lista, gli unici contributi arrivati ai centristi di Casini da soggetti diversi sono i sessantamila euro versati dall’impresa Donati spa e i 62.832 di Michele Vietti: il vicesegretario del partito.

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