L'ultima invenzione della politica è la tassa sulla frana. Succede a Nazzano, un paesino di poco più 1.350 abitanti in provincia di Roma. L'amministrazione locale ha applicato in senso largo la Cosap, l'imposta che colpisce l'occupazione di suolo pubblico, e ha sfoderato una stangata da 160mila euro.
Come ricostruisce i fatti ItaliaOggi, la frana risale allo scorso settembre. Una strada comunale che corre all'interno del Parco naturale Tevere Farfa viene intereamente ricoperta da terriccio, massi e alberi. L'Ente parco non la sistema e la strada rimane inagibile a lungo. Così il Comune di Nazzano si affretta a rifarsi sull'ente e per farlo si ingegna adattando la Cosap, una tassa pensata per i tavolini dei bar, alle frane.
Viene così approvata all'unanimità una delibera comunale per disporre che "la tariffa base 'cantiere edile' sia utilizzata per tutte le occupazioni di aree pubbliche dovute all'accumulo di materiale detritico, vegetale o di altro tipo, a qualsiasi titolo occupanti l'area pubblica".La delibera approvata lo scorso 30 marzo dà il via libera al Comune stesso di rifarsi sull'Ente parco. E subito arriva il conto da pagare: una stangata da 160mila euro.
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