Dopo Niko Romito, un altro chef stellato alla corte di Autogrill, il gruppo che in questi anni ha deciso di puntare sulla ristorazione di qualità da esportare in tutto il mondo.
Benjamin Luzuy, 30 anni, noto volto televisivo nella Svizzera francese, ha infatti battezzato uno scenografico ristorante all’aeroporto di Ginevra, con ampie ed eleganti vetrate sulla pista di decollo. «Le Chef», questo il nome dell’originale ristorante, si è aggiudicato uno dei premi del prestigioso Fab Awards 2016, l’Oscar per la ristorazione nei contesti di viaggio; nella fattispecie, è stato conferito il riconoscimento per la «Digital or Social Media Initiative of the Year», ovvero il primo posto per fidelizzazione dei clienti, acquisizione di nuovi clienti viaggiatori (locali e internazionali) e destinazione preferita per la comunità locale e i dipendenti. L’inaugurazione di «Le Chef» è avvenuta a breve distanza da quella del nuovo Bistrot di Autogrill nell’aeroporto ginevrino, che ricalca il concept già sperimentato con successo in Italia, in collaborazione con l’Università di Scienze gastronomiche di Pollenzo; vale a dire il Bistrot alla Stazione di Milano Centrale, a cui hanno fatto seguito il Bistrot Roma Fiumicino, Bistrot Milano Duomo (premiato come miglior Retail Brand Identity al Grand Prix 2016) e quello di Fiorenzuola d’Arda.
Ma il format basato sulla ricerca dei prodotti locali unici e la rinascita di produzioni e preparazioni artigianali ha da tempo varcato le frontiere. Oltre all’esperienza ginevrina, i nuovi Bistrot Autogrill sono stati battezzati negli aeroporti di Dusseldorf e di Helsinki, oltre che alla stazione ferroviaria di Utrecht, mentre un’imminente apertura è prevista in Nord America e all’aeroporto di Montreal in Canada. «Queste nuove aperture, così come le collaborazioni con grandi chef internazionali confermano l’obiettivo del gruppo di interpretare un moderno concetto di ristorazione, basato sull’alta qualità delle materie prime e la selezione di produttori locali - dice Alessandro Preda, CEO Europe di Autogrill - Questa combinazione unica tra prodotti locali e valori di sostenibilità fa di ogni Bistrot, in Italia come nel resto del mondo, un’esperienza unica sul territorio che si adatta perfettamente alle esigenze del vaggiatore moderno».
Una mission che quest’anno ha fatto aggiudicare al Gruppo altri due riconoscimenti ai Fab Awards 2016: Il premio «Fast Food /QSR of the Year» per «Leon» dell’Aeroporto di Heathrow, e il premio Corporate Social Responsibility Initiative of the Year Award per «The Tenth Year of Sustainability Report» finalizzato alla promozione del dialogo tra aziende, istituzioni e organizzazioni non-profit sulla responsabilità sociale d’impresa.
A Ginevra, Preda ha sottolineato l’importanza di partnership come quella con l’Università di Pollenzo nello sviluppo del progetto e con cuochi prestigiosi che sapessero interpretare la filosofia del Gruppo, «vale a dire valorizzare il territorio per guardare a un futuro che parla d’innovazione ed eccellenza» dice Preda.
Non casuale la scelta di un giovane talento come Luzuy alla guida di «Le Chef», un cuoco appassionato di ricerca ma anche un personaggio funambolico che ha saputo stupire il pubblico con programmi televisivi come «Descente en cuisine», che lo vede gettarsi con il paracadute nella campagna svizzera alla ricerca degli ingredienti per le sue ricette. «La mia filosofia - dice - sarà sempre una sola: terroir». Territorio, appunto.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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