Meno tasse, più aiuti alle imprese e in particolare ai giovani, i più colpiti dalla crisi economica degli ultimi anni. Sono questi i punti salienti dell'analisi del numero uno di Bankitalia Ignazio Visco che lancia un monito: "La ripresa è ancora debole e incerta". "È determinante il taglio delle tasse sul lavoro e sulle imprese soprattutto nelle condizioni attuali - ha ammontio il Governatore durante il suo intervento al Forex -, segnate da profonde trasformazioni, la riduzione del carico fiscale sui fattori della produzione, accompagnata da tagli selettivi di spesa che riducano gli sprechi e da interventi volti a rendere più efficiente l'amministrazione pubblica, può essere determinante per la capacità del sistema di affrontare i cambiamenti necessari".
L'Italia deve proseguire sulla strada delle "riforme e della responsabilità" che ha consentito di riportare la fiducia dei mercati sul nostro Paese ma nel percorrere questo "stretto sentiero" bisogna tenere conto "di chi sta soffrendo di più le conseguenze della lunga crisi e dei cambiamenti connessi con l’apertura dei mercati e con il rapido affermarsi delle nuove tecnologie", ha proseguito Visco sottolineando come il tasso di disoccupazione abbia ormai raggiunto "un livello prossimo al 13%, il doppio di quello prevalente prima della crisi e il più elevato da quando è iniziata, negli anni Cinquanta, la rilevazione". Inoltre, ricorda Visco, il "forte e protratto calo dell’attività economica ha pesato in misura maggiore 538em;">sui giovani", tanto che il tasso di disoccupazione per quelli di età compresa tra i 15 e i 24 anni, escludendo gli studenti, è sceso al 43% dal 61% del 2007".
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