Oramai i 2 euro al litro sono stati raggiunti e l'aumento dei prezzi non sembra arrestarsi. Il prezzo di benzina e diesel alla pompa incide sempre di più sul portafoglio dei consumatori italiani e i rialzi non si fermano nonostante il calo delle quotazioni internazionali dei prodotti raffinati.
Secondo i dati forniti dall'Osservatorio dei prezzi del ministero dello Sviluppo economico, rilevati alle 8 della mattinata di ieri (16 giugno) su circa 15 mila impianti di rifornimento carburante: la benzina self service si attesta a 2,066 euro/litro (+8 millesimi, compagnie 2,074, pompe bianche 2,047) mentre quella servita arriva a 2,188 euro/litro (+8, compagnie 2,232, pompe bianche 2,101); per quanto riguarda il diesel il prezzo arriva a 2,004 euro/litro (+13, compagnie 2,010, pompe bianche 1,989) per il self e 2,132 euro/litro (+11, compagnie 2,177, pompe bianche 2,044) per il servito.
Resta invariato il prezzo per il Gpl servito a 0,829 euro/litro mentre cala leggermente il costo del metano servito che si attesta a 1,816 euro/kg (-2, compagnie 1,856, pompe bianche 1,785), Gnl 1,954 euro/kg (-5, compagnie 1,959 euro/kg, pompe bianche 1,950 euro/kg).
Più alti i prezzi in autostrada: benzina self service 2,136 euro/litro (servito 2,368), gasolio self service 2,081 euro/litro (servito 2,319), Gpl 0,923 euro/litro, metano 2,086 euro/kg, Gnl 1,959 euro/kg.
"Una catastrofe. Il gasolio a 2,006 euro al litro significa che, nonostante il taglio di 30,5 centesimi del Governo scattato il 22 marzo, oggi il prezzo è superiore del 16,5% rispetto a quando è scoppiata la guerra in Ucraina il 24 febbraio, oltre 28 centesimi al litro, pari a 14 euro e 18 centesimi per un pieno di 50 litri, con un aggravio su base annua, considerando due pieni al mese, pari a 340 euro" ha affermato Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori. "Dall'inizio dell'anno, il gasolio è aumentato del 26,5%, oltre 42 centesimi al litro, 21 euro e 3 cent a rifornimento, equivalenti a 505 euro annui - prosegue Dona - Il Governo deve intervenire oggi per bloccare queste speculazioni belle e buone visto che le Procure, dopo i nostri esposti, ancora tacciono, mentre dall'Antitrust non si hanno ancora notizie. Bisogna tornare ai prezzi amministrati fino a che non sarà finita questa pazzia. Non può attendere la scadenza dell'8 luglio per limitarsi a rinnovare il provvedimento di taglio delle accise. Sarebbe un suicidio".
Secondo l'Osservatorio Nazionale di Federconsumatori, tenendo conto delle variazioni del costo del petrolio, del livello di cambio e del taglio delle accise, vi sarebbe un sovrapprezzo sul carburante di circa 32 centesimi che si tradurrebbe, secondo l'associazione a tutela dei consumatori, in un aggravio di 384 euro annui per una famiglia che fa in media 2 pieni al mese di circa 50 litri.
Sul punto è intervenuto Matteo Salvini ai microfoni di Telelombardia: "Ieri mi hanno dato la conferma che lo sconto benzina verrà rinnovato per tutta l'estate – ha dichiarato il leader della Lega - ho chiesto a
Franco di trovare le risorse e lui mi ha risposto che servono 4-5 miliardi. Allora io gli ho detto: troviamoli. Lo sconto precedente scade l'8 luglio ed entro giugno c'è impegno a rinnovare questo benedetto sconto".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.