Il divieto di apertura dei negozi nei giorni festivi "determinerà la morte di migliaia di piccoli esercizi, con effetti negativi sul Pil e sull'occupazione e un sensibile spostamento degli acquisti verso l'e-commerce". Lo ha affermato il Codacons che si dice pronto a scendere in campo contro i provvedimenti allo studio del governo.
"Dodici milioni di italiani fanno acquisti la domenica, e i giorni festivi rappresentano per loro l'unica occasione per dedicarsi allo shopping e alle compere - ha spiegato il presidente Carlo Rienzi dell'associazione -. Privarli di tale possibilità attraverso misure che bloccano le aperture domenicali, equivale a dirottare gli acquisti dei consumatori verso l'e-commerce che, a differenza dei negozi tradizionali, non subisce alcun vincolo o limitazione".
E-commerce
In base alle proiezioni del Codacons il settore delle vendite online sarà l'unico a beneficiare delle chiusure domenicali dei negozi, con un incremento del giro d'affari pari a +2,7 miliardi di euro solo nel primo anno e come effetto diretto di un eventuale divieto di apertura nei giorni festivi per gli esercizi tradizionali.
"Impedire ai negozi di lavorare anche nei giorni festivi, equivale a condannarli a morte - ha continuato Rienzi -. Per tale motivo il Codacons propone al governo di stabilire un numero limitato di domeniche in cui i negozi possono rimanere chiusi, differenziando tuttavia le date in base alla località, a seconda che siano città o luoghi di vacanza".
"Se l'esecutivo
varerà la chiusura domenicale totale per tutti gli esercizi commerciali, il Codacons è pronto a scendere in campo con azioni legali a tutela di migliaia di piccoli negozi", ha avvertito il presidente.
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