Conti correnti congelati e limitazioni sui prelievi in caso di crisi da parte di un istituto di credito. Secondo quanto riporta laVerità, un documento della Bce prevede questa ipotesi nel caso in cui una banca dovesse essere sull'orlo del baratro.Il documento è la Bank recovery and resolution directive (Brrd). Questa procedura di fatto potrebbe scavalcare il bail in e intervenire prima che l'istituto di credito sia completamente a terra. Come? Inannziatutto non ci sarebbe più la fascia di sicurezza per i depositi inferiori a 100mila euro. Questo tetto è previsto in caso di bail in, ma scompare con la Brrd. Di fatto verrebbe previsto un periodo, probabilmente lungo cinque giorni lavorativi, in cui verrebbero limitati i prelievi allo sportello da parte dei correntisti. Di fatto, come riporta il documento citato da LaVerità, "è possibile che al momento in cui il fallimento dell’istituto risulti imminente, un cospicuo numero di correntisti decidano di prelevare i propri fondi immediatamente, per evitare l’incorrere in possibili interruzioni nel servizio bancario o semplicemente perché hanno perso fiducia nel meccanismo di garanzia dei depositi". A quanto pare questa ipotesi piacerebbe tanto alla Germania.
Infatti il consigliere esecutivo della Bce, Sabine Lautenschlaegr ha promosso l'introduzione di questa procedura affermando di essere stupita "da quante persone ne sono così spaventate". Insomma l'Ue presto potrebbe mettere nel mirino i nostri conti correnti e congelarli per salvare le banche.
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