Quarantatre miliardi di euro. A tanto ammonta la "tassa" che lo Stato intasca sulle pensioni. Il dato emerge dal secondo rapporto sul "Bilancio del sistema previdenziale italiano", redatto dal Comitato tecnico scientifico di Itinerari previdenziali.
Come ha spiegato a Libero il professor Roberto Brambilla, ideatore del Centro studi e "padre" dell'adozione in Italia della previdenza integrativa, "nel 2013 l'Italia ha sostenuto una spesa pensionistica complessiva di ben 214 miliardi, ma l'anno scorso le entrate contributive effettive ammontavano a 189 miliardi. Logico, quindi, il disavanzo (che lo Stato copre a consuntivo) di circa 25 miliardi l'anno".
Bene, su quei 214 miliardi di spesa pensionistica effettiva, i soldi concretamente
utilizzati per pagare 18 milioni di pensionati ammontano a 171 miliardi. La differenza, pari a ben 43 miliardi di euro, vanno a finire nelle casse dello Stato, rappresentando una partita di giro e un incasso.
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