Quota 100 potrebbe essere una trappola per migliaia di pensionati. Come già annunciato nelle socrse settimane la categoria che suderà di più per l'uscita dal lavoro è quella degli statali. Per loro la finestra per l'addio al lavoro si apre solo sei mesi dopo la richiesta di pensionamento. Un lassso di tempo lungo che potrebbe scoraggiare in tanti a mettere da parte questo percorso per accedere a quota 100. Di fatto però c'è un'altra amara sorpresa dietro l'angolo: il pagamento del Tfs, il trattamento di fine rapporto. A quanto pare è del tutto saltata l'ipotesi di un prestito ponte con le banche per l'erogazione della buonuscita. A questo punto, come riporta il Sole24Ore, il governo sarebbe intenzionato ad aprire i "ribinetti" del Tfr solo tre anni dopo l'uscita dal lavoro. Di fatto ch va via con quota 100 a 62 anni potrà mettere le mani sul trattamento di fine rapporto solo a 65 anni.
In questo momento per poter ottenere il primo rateo del Tfr bisogna attendere da un minimo di 12 mesi fino ad un massimo di 27 mesi. Con il nuovo sistema di Quota 100 l'erogazione della buonuscita arriverà solo dopo 36 mesi. Per gli statali la prima finestra utile si aprirà nel mese di ottobre 2019.
Scenario ben diverso invece per i lavoratori del settore privato che invece potranno già lasciare il lavoro ad aprile. Il decreto sulle pensioni è atteso tra il 10 e il 12 gennaio. Nel testo anche l'introduzione del consiglio di amministrazione per Inps e Inail.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.