Maranello (Modena) - Il piano industriale di Ferrari (l'ad Louis Casey Camilleri lo presenta oggi a Maranello, insieme alla supercar «Monza», serie speciale che sarà mostrata in anteprima al mercato); il destino di Magneti Marelli (il fondo Kkr gioca al ribasso sull'acquisto, ma Fca tiene duro: impensabile scendere sotto i 6 miliardi); il team di Mike Manley, ad del Lingotto, in via di definizione (Harald Wester potrebbe tornare alla guida di Alfa Romeo e Maserati). Per la galassia Elkann-Agnelli la ripresa dopo l'estate è intensa.
Magneti Marelli: il fondo americano Kkr punta allo sconto di 1 miliardo sul prezzo chiesto da Fca: 6 miliardi. Cifra, questa, sul quale il presidente John Elkann e l'ad Manley non intendono ritoccare verso il basso. Kkr ha già programmato di fondere Magneti Marelli con Calsonic Kansei, azienda giapponese di componentistica che ruota nell'orbita degli americani. E sempre Kkr, nel frattempo, potrebbe rivedere la propria offerta per non perdere definitivamente l'opportunità di portare a casa il «gioiello» del Lingotto. Secondo Mediobanca, se Fca incassasse i 6 miliardi previsti, il valore del suo titolo (ieri +0,40% a 15,04 euro) crescerebbe di almeno il 6%.
Per Magneti Marelli, intanto, la strada maestra continua a essere quella dello spin-off, anche se in lista di attesa ci sono altre realtà pronte a subentrare a Kkr. Tra queste, figurerebbero Apollo e Bain Capital che si erano già fatte avanti in passato.
Una curiosità: ai tempi dei negoziati con i coreani di Samsung, sembra che tutto fosse stato deliberato. Ma il business saltò perché, in quella occasione, il Lingotto decise all'ultimo momento di alzare non di poco il prezzo.
Oggi, intanto, a Maranello il nuovo ad Camilleri e il presidente Elkann scopriranno le carte sulla Ferrari del futuro. Il piano che verrà illustrato davanti a un centinaio di analisti e 80 giornalisti da tutto il mondo, è quello che accompagnerà il Cavallino fino al 2022. I temi centrali, obiettivi finanziari a parte; l'elettrificazione della nuova gamma, il Fuv (Ferrari utility vehicle) e i vari progetti sulle serie speciali (in anteprima, questa mattina, media e mercato vedranno la supercar «Monza»). Da capire anche il possibile impatto sui mercati finanziari della nuova stagione negativa in Formula 1.
Camilleri, in occasione della presentazione dei conti del secondo trimestre, aveva definito «ambiziosi» i target del Cavallino; ma per gli analisti di Mediobanca «un possibile leggero aggiustamento della guidance non è da escludere». In Piazzetta Cuccia ritengono che per raggiungere gli obiettivi al 2022, Ferrari dovrà superare le 10mila consegne l'anno, senza oltrepassare però quota 14mila, come aveva indicato l'ex numero uno, Sergio Marchionne, in occasione della presentazione dei risultati del primo trimestre 2018. Un'ulteriore spinta dovrebbe arrivare da un ulteriore aumento dei listini. In Borsa, ieri, il titolo di Maranello ha perso l'1,4% chiudendo a 112,95 euro.
Lavori in corso, infine, anche al secondo piano di Mirafiori dove l'ad di Fca, Manley, ha deciso di collocare il suo ufficio allo scopo di conoscere meglio il «motore» europeo del gruppo. Il manager dovrebbe svelare la nuova squadra nelle prossime settimane. Si parla di un ritorno di Harald Wester al volante di Alfa Romeo e Maserati, con Tim Kuniskis, attuale capo dei due marchi, a occuparsi invece del mercato Usa al posto di Manley. Pietro Gorlier (Magneti Marelli) sarebbe sempre in pole per la guida dei mercati Emea, tra cui l'Europa, ora nelle mani di Manley. Due nomi per le vendite sempre Emea: Gianluca Italia (mercato Italia) e Santo Ficili (Mopar).
Cristiano Fiorio, invece, è stato già nominato a capo del marketing. Anche Antonella Bruno (Lancia) e Roberta Zerbi (Alfa Romeo) potrebbero entrare nella partita, magari per occupare la casella del mercato italiano, in caso di un nuovo incarico all'attuale responsabile, Italia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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