Da gennaio già cinque Ipo, altre quattro sono in rampa di lancio

Da gennaio già cinque Ipo, altre quattro sono in rampa di lancio

La carestia di Ipo imperversa sui mercati tradizionali milanesi, così su quelli internazionali. Sbanca, invece, l'Aim Italia-Mercato alternativo del capitale, un circuito per così dire junior dove, dopo il debutto con il botto di Italian Independent, la casa di moda e accessori di Lapo Elkann, aumenta la lista d'attesa.
I numeri parlano chiaro. Sull'Mta (Mercato telematico azionario), da inizio anno, si è quotata solo Moleskine, mentre di debutti tra le micro cap ce ne sono stati addirittura cinque. E il trend va avanti da tempo. Negli ultimi due anni c'è stata una sola matricola alla volta, rispettivamente Brunello Cucinelli e Salvatore Ferragamo, mentre nel 2012 ce ne sono state due, ovvero Tesmec ed Enel Green Power.
La frenata si avverte anche nel resto del mondo: secondo un recente studio di Ernst&Young tra aprile a metà giunto le Ipo complessivamente sono state solo 151 (rispetto alle 242 registrate nel secondo trimestre del 2012), di cui la maggior parte negli Usa. A questo scenario fa eccezione l'Aim che oggi, grazie al debutto della società di Lapo Elkann, conta su 37 presenze (tre titoli risultano tuttavia sospesi dalle contrattazioni) nonostante la giovane età.
Il mercato nasce infatti dall'unificazione, nel marzo del 2012, del Mac, sussistente da settembre 2007 e di Aim Italia del 2008. Il listino per le micro cap è un sistema multilaterale di negoziazione gestito da Borsa Italiana, e dedicato alle piccole imprese ad alto potenziale di crescita, che di fatto costituiscono l'ossatura del Paese. Ad averne decretato il successo sono state le procedure snelle (il processo di Ipo dura dieci giorni, il prospetto non è necessario), la burocrazia ridotta ai minimi termini, i costi ridotti all'osso, l'accesso a una vetrina internazionale come quella fornita da Palazzo Mezzanotte e le opportunità di beneficiare di un'ulteriore via di accesso al credito.
E così, mentre i listini tradizionali languono, sale la febbre per l'Aim Italia. In rampa di lancio c'è già Industrial Stars of Italy, la Spac (Special purpose acquisition company) promossa da Giovanni Cavallini e Attilio Arietti, che punta a sbarcare sul circuito a metà mese.


A seguire, dovrebbero essere Digital Magics, venture incubator di startup digitali; Wm Capital, società specializzata in format di franchising che ha appena annunciato il prossimo approdo sul mercato; e, a quanto risulta, anche SafeBag, azienda attiva nella protezione bagagli negli aeroporti.

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