I pensionati sono rassegnati. I tagli arriveranno e non saranno leggeri. Il governo, soprattutto la sponda grillina, ha messo nel mirino gli assegni che sforano i 4000 euro, ma anche quelli da 3700 euro potrebbero non essere più al sicuro. Come ha ricordato ilGiornale, le categorie più colpite dalle sforbiciate di governo (che secondo Di Maio servono ad alzare il livello delle minime portandole a 780 euro mensili) sono quelle dei professionisti e dei dirigenti. A quanto pare la discussione in Aula sul taglio verrà già calendarizzata a settembre. Ai pensionati non resta che attendere che Di Maio prenda le forbici in mano per mettere le mani nelle loro tasche. L’alternativa però c’è e si chiama “fuga”. Già perché l’esodo dei pensionati verso l’estero non si ferma ed è probabile che da settembre in poi possa anche aumentare. Canarie, Portogallo, Malesia sono i posti più gettonati dai pensionati di casa nostra per incassare l’assegno senza trattenute e soprattutto per godersi davvero la terza età. Ma quali sono i Paesi dove godersi il buen retiro con il portafoglio pieno?
Fuga in Portogallo
Come abbiamo detto in cima alle preferenze c’è il Portogallo. Il clima simile a quello del nostro è già un incentivo per chi vuole trasferirsi. Almeno 4700 italiani, solo nel corso dello scorso anno, hanno deciso di far le valigie spostandosi in terra lusitana. Qui una convenzione internazionale tra Roma e Lisbona permette ai pensionati italiani di percepire l'assegno previdenziale a lordo. Il tutto senza le trattenute a cui andrebbero incontro in Italia. Una ricetta che ha spinto in questi anni migliaia di pensionati italiani ad abbandonare l'Italia per abbracciare Fado e Porto.
Il lusso della Malesia e gli sconti del Messico
Per chi invece sceglie la via più esotica allora c'è la Malesia. Qui un programma del governo, come ricorda Repubblica, permette agli stranieri di vievere nel Paese con un pass per dieci anni, rinnovabile poi per altri dieci. Bastano solo mille euro per vivere in un palazzo di lusso e una visita dallo specialista costa pochi euro. Tra i pensionati c'è anche chi ha una predilezione per il l'altra sponda dell'oceano. In questo caso c'è chi sceglie il Messico. Da quelle parti con circa mille euro al mese di pensione si ha un reddito di circa 2000 pesos che equivalgono esattamente ad uno stipendio di un dirigente. I pensionati stranieri sono equiparati per legge ai messicani con sgravi fino al 55% sui servizi, tra cui ad esempio le cure mediche.
Casa al mare in Tunisia o sanità gratis in Costa Rica
Pure in Nord Africa c'è la possibilità di godersi l'assegno con un potere d'acquisto più alto. In Tunisia ad esempio i pensionati hanno una tassazione del 20% sul lordo. Il tutto accompagnato anche da case di lusso: un affitto per per un appartamento in una città di mare è di 200 euro per 150 metri quadrati. Da considerare anche le spese mensili. Col costo della vita tunisino bastano 150 euro al mese per tutto. Ma l'elenco dei Paesi "paradiso" per i pensionati non finisce qui. C'è anche Costa Rica. Qui bastano mille dollari al mese per fare una vita agiata. Si risparmia circa il 40% rispetto all'Italia sul costo della vita. Servizi? Basta pagare il "seguro pubblico", un contributo da 40 a 150 dollari. Poi interventi e cure mediche sono gratuite.
La "colonia" della Canarie e le palme di Panama
Ma in questo elenco di rifugi per evitare la mannaia delle tasse di casa nostra, non possono mancare le Canarie. Lì c'è una vera e propria colonia di pensionati del Belpaese: 4mila. Sull'assegno non c'è applicazione di imposte come l'Irpef: in tasca arriva circa il 15 per cento in più. La spesa nei supermercati ha un costo inferiore del 30 per cento rispetto all'Italia e gli affitti di fatto si sono dimezzati. Con pochi euro si possono fare dei veri e propri affari. Ma se si sogna una vecchiaia tra le palme e il mare allora ecco Panama. Qui si può godere di un visto perenne da parte del governo nel caso i cui si percepisca un assegno non inferiore agli 860 euro. A questo vanno aggiunti gli sconti fiscali e soprattutto quelli dei servizi: costano il 30 per cento in meno rispetto all'Italia. Il costo della vita è leggeremente più alto rispetto a Tunisia o Messico. Infine c'è l'Ecuador. Per ottenere il visto basta una pensione da 600 euro. Con 400 dollari si può avere un appartamento di 100 metri quadri. Il budget necessario per una coppia è di 1500 dollari al mese. Sconti sull'Iva con rimborsi fino a 250 dollari.
Un "paradiso" anche in Italia?
E chi vuole restare in Italia? Secondo il professor Alberto Brambilla presidente del Centro Studi di "Itinerari Previdenziali" per rilanciare il Sud e comabattere lo spopolamento dei piccoli centri del meridione servirebbe una vera e propria "sfera fiscale" capace di attrarre chi lascia il lavoro: "la proposta è quella di un’autentica sperimentazione, che coinvolga i piccoli comuni che, selezionati tramite bando, dimostrino di avere la progettualità e le strutture per sostenere l’arrivo di pensionati italiani e stranieri.
L’accesso ai vantaggi fiscali utili a richiamare “anziani” all’interno dei confini nazionali non deve insomma essere dato a pioggia, ma concesso a quelle sole amministrazioni che dimostrino un progetto di lungo periodo, nonché la capacità di garantire a tutti i cittadini una buona vivibilità dell’ambiente locale, un adeguato livello di sicurezza, e servizi di cura eccellenti". Una sorta di zone franche nei comuni virtuosi dove i pensionati italiani possono godersi la pensione senza dover fare i conti con le mani invadenti del Fisco e con quelle armate di cesoie del governo...- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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