L'Ue vuole far fallire quattro banche italiane

Il futuro di quattro banche italiane è a rischio. Si tratta di Carife, Banca delle Marche, Banca Etruria e CariChieti. Il governo italiano ha chiesto il via libera per far intervenire il Fondo interbancario di garanzia

L'Ue vuole far fallire quattro banche italiane

Il futuro di quattro banche italiane è a rischio. Si tratta di Carife, Banca delle Marche, Banca Etruria e CariChieti. Il governo italiano ha chiesto il via libera per far intervenire il Fondo interbancario di garanzia. Si tratta della struttura consortile nata per tutelare i clienti nel caso di fallimento di un istituto di credito. A Bruxelles si oppongono perchè il salvataggio tramite il Fondo si configura come aiuto di Stato. E così a quanto pare i quattro istituti rischiano davvero grosso. L' organismo, infatti, non è considerato privato nonostante in Italia, come ricorda Libero, non ci siano più banche pubbliche da almeno vent' anni. Secondo i burocrati di Bruxelles il Fondo svolge comunque una funzione para-statale. Nasce da un vincolo obbligatorio che impone a tutte le banche di partecipare e, soprattutto, come ultima chiamata c' è la garanzia di Banca d' Italia. Insomma se i due miliardi di patrimonio non dovessero bastare può intervenire via Nazionale.

L' ostacolo posto dalla Commissione di Bruxelles non sembra superabile. Non importa se negli anni della grande crisi l' Italia è stato l' unico Paese che non ha stanziato un centesimo per salvare le sue banche. Anzi il Tesoro ha fatto anche bei guadagni visti i tassi d' interesse molto elevati applicati ai Tremonti bond e poi ai Monti bond.

Ed è qui che scatterebbe il bail in.

Una procedura imposta dalla Ue in base alla quale a coprire il buco verrebbero chiamati, nell' ordine, gi azionisti, i portatori di obbligazioni e poi i depositi superiori ai centomila euro. Sarebbe uno choc per l' Italia dove i correntisti non hanno mai perso un centesimo sui soldi depositati in banca.

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