Guerra totale al gruppo Sole 24 Ore, alla vigilia del consiglio di amministrazione straordinario che questo pomeriggio sarà chiamato a decidere la successione alla direzione del quotidiano davanti al deflagrare dell'inchiesta che ha portato all'iscrizione di dieci persone nel registro degli indagati. Sebbene manchi una comunicazione ufficiale, da quanto trapela da ambienti finanziari ieri sera Roberto Napoletano avrebbe firmato e spedito al cda la propria lettera di autosospensione da ogni incarico.
Il problema tuttavia resta. Non solo infatti la redazione è tornata a chiedere il suo definitivo allontanamento, bocciando ogni compromesso, ma anche in seno al board si stanno delineando sensibilità contrapposte. Da una parte c'è la corrente, identificabile in Luigi Abete e Marcella Panucci, che propende per la linea morbida e quindi per la autosospensione di Napoletano già avvallato nel fine settimana, perlomeno come soluzione immediata, dalla Confindustria di Vincenzo Boccia, che controlla il Sole (67,5%).
Dall'altra c'è però il gruppo dei consiglieri che è invece convinto dell'opportunità di inviare il segnale di un netto taglio con il passato sia all'interno sia all'esterno del gruppo: quindi alla Borsa e, soprattutto, alla magistratura. Una necessità quest'ultima condivisa dalle banche creditrici, impegnate nella trattativa per la ristrutturazione del debito legata al vitale aumento di capitale, dopo i 60 milioni di rosso emersi nei primi nove mesi con il conseguente crollo del patrimonio. La riunione odierna del board si preannuncia quindi infuocata, perché non è escluso emerga una spaccatura, anche con conseguenze oggi imprevedibili.
Dopo lo sciopero a oltranza, che sta impedendo al quotidiano di andare in edicola, ad alzare il muro è stato appunto ieri il Cdr ribadendo, anche via Twitter, che «la gravità della situazione determinatasi negli ultimi giorni non consente di ricorrere a soluzioni pasticciate che non comportino l'effettiva uscita» di Napoletano. Niente mezze misure insomma, ma un definitivo cambio di direttore. Proprio per alzare il pressing non solo un presidio della reazione monitorerà l'evolversi della situazione direttamente dalla sede di Via Monte Rosa, ma tutto è pronto per una protesta pubblica prima dell'inizio del board, che potrebbe riunirsi intorno alle ore 15. Un problema non da poco per la stessa immagine della Confindustria, già da mesi alle prese con le associazioni territoriali in subbuglio. Uscito Napoletano, la guida del Sole dovrebbe essere affiata ad interim ad Alberto Orioli, ma la scelta potrebbe cadere anche su un altro dei vice direttori
Il prossimo appuntamento sarà invece mercoledì, quando l'ad Franco Moscetti, chiamato a gestire il rilancio del gruppo, dovrebbe gettare le basi della ricapitalizzazione insieme all'approvazione dei dati di bilancio.
«Provo una grande sofferenza, perché è un grande giornale con una grande redazione. Spero che si trovi presto una soluzione», ha detto ieri Ferruccio De Bortoli a SkyTg24, a cui alcuni guardano per un possibile ritorno alla direzione.
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