Un'altra ingerenza, l'ennesima, della Germania. Non passa giorno, ormai, che Berlino non esterni per dare lezioni al nostro governo. Se non è la cancelliera Angela Merkel a imporre le riforme da fare è il candidato cancelliere della Spd per le prossime elezioni tedesche Peer Steinbrueck a dare del clown a Beppe Grillo e a Silvio Berlusconi; se non è il presidente del Parlamento europeo Martin Schulz a insultare il Cavaliere è Klaus-Peter Willsch, deputato della Cdu, a invitare l'Italia a lasciare l'euro. Insomma, è una sfida continua.
Non è bastata la voce grossa del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che, dopo le parole violente di Steinbrueck, ha annullato la cena a Berlino. La Germania continua a dare consigli, prendere in giro e darsi arie di superiorità. Adesso che Pier Luigi Bersani non ha la forza e i numeri per governare, le ingerenze tedesche sono aumentate a dismisura. L'ultimo (per ordine di tempo) a voler dare consigli è (gurda caso) un deputato tedesco del partito della Merkel stimando che l’Italia dovrebbe lasciare la moneta unica se il Paese non sarà in grado di dotarsi di una maggioranza stabile filo-europea. In riferimento alla situazione italiana, Klaus-Peter Willsch, noto in Germania per le sue posizioni anti-europeiste, ha spiegato che "se un paese non arriva a convincere la maggioranza della sua popolazione a rispettare gli impegni assunti per una moneta unica efficiente (...) deve lasciarla tornare alla sua moneta nazionale". Willsch ha argomentato la propria tesi in una intervista pubblicata sul sito del quotidiano Handelsblatt: "Se vogliamo tornare a una coesistenza pacifica e rispettosa in Europa, e prendere sul serio il diritto dei popoli all’autodeterminazione, bisognerebbe uscire dall’ideologia 'euro-europeo'". Una posizione sposata anche dalla frangia fortemente euroscettica del partito liberale Fdp, alleato della cancelliera tedesca.
"Se l’euro vuole sopravvivere, deve diventare una moneta che respira - ha stimato Frank Schaeffler, capofila dei liberali anti-euro - i membri che non riescono o non possono adeguarsi, devono poter uscire da questo club monetario".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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