Tornano le ombre sulle Borse del Vecchio Continente. Le principale piazze finanziarie sono finite sotto pressione con vendite generalizzate dall'azionario al reddito fisso. Epicentro della nuova turbolenza è la Grecia dopo un report dell'agenzia Fitch che ha lanciato un allarme sulla solidità delle banche elleniche in vista dei risultati degli stress test della Bce. Oltre ai timori sul rallentamento dell'economia globale, pesa il secondo caso di Ebola diagnosticato negli Stati Uniti.
Giornata in profondo rosso per le principali piazze europee, con i timori degli analisti per le prossime trimestrali. Dopo un avvio debole sulla scia della chiusura contrastata, ieri sera, di Wall Street, i panieri del Vecchio Continente si sono appesantiti per il tonfo del greggio. Piazza Affari, in particolar modo, ha risentito dei dati sul pil forniti in mattinata dall'Istat: nei primi due trimestri del 2014 si è registrato un rapporto tra indebitamento netto e pil pari al 3,8%, con un peggioramento di 0,3 punti percentuali rispetto al corrispondente periodo dell'anno precedente. Le tensioni sulla Grecia hanno innescato un'ondata di vendite a Piazza Affari dove il Ftse Mib è arrivato a cedere il 2,44%. Poi, i deludenti dati sui prezzi alla produzione e le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno spinto ancora più in rosso il listino milanese che è arrivato a chiudere il 4,44% a 18.304 punti. Si mangia tutti i rialzi della prima parte dell'anno e torna ai minimi da metà dicembre 2013.
L'Europa è ancora l’epicentro della bufera. La tempesta finanziaria travolge la Grecia e investe l'intera Europa. A fine giornata il conto è salatissimo. Le Borse dell'Eurozona bruciano quasi 260 miliardi di euro in termini di capitalizzazione sulla base del tonfo dell’indice Euro stoxx 50. Ma è la Borsa di Atene ad accusare un autentico crollo. L’indice azionario dei titoli principali ha lasciato sul terreno il 6,25%. Le vendite si sono concentrate soprattutto sul comparto finanziario come riflesso dell’impennata dei rendimenti dei titoli di Stato greci. Il decennale è schizzato al 7,82% con uno spread con il Bund tedesco che in poco tempo è passato da 600 a 703 punti. Il ciclone Grecia ha investito anche gli altri mercati azionari del vecchio continente. Francoforte ha segnato -2,87%, Parigi -3,63%, Londra -2,83% e Madrid -3,73%.
Lo spread tra Btp e Bund chiude in deciso rialzo a
166,5 punti dai 146 della chiusura di ieri, dopo che nel corso della seduta ha superato la soglia dei 170 punti. Il rendimento è salito al 2,41% mentre il tasso del Bund resta sui minimi storici allo 0,75%.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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