"L'Europa non può far finta di nulla". Pier Carlo Padoan, a Bruxelles per la riunione dell'Ecofin, risponde così alla Commissione europea che continua a chiedere una manovra correttiva, nonostante in questo momento l'Italia stia affrontando le conseguenze di neve e terremoto, a cui si aggiunge la sentenza della Consulta che potrebbe avvicinare le urne.
"Una procedura d'infrazione sarebbe un grosso problema in termini di reputazione che l'Italia ha costruito, sarebbe un'inversione a U rispetto a quello che è stato costruito fino ad adesso", ammette il ministro delle Finanze, "Ma molti di noi hanno auspicato che l'Europa prendesse atto che non si può continuare come se non fosse successo niente, soprattutto in questo anno molto complicato per noi".
Per questo la lettera inviata da Paolo Gentiloni alla Commissione "ricorda la continuità di questa tragedia" del terremoto, per la quale "l'Italia spenderà quello che serve".
"Ci sarà un incremento per le spese ahimé necessarie per l'emergenza e la ricostruzione", ha spiegato Padoan, "Mi aspetto delle misure concrete del governo". Misure che l'Italia chiederà non siano conteggiate in deficit addizionale.Ma, conclude Padoan, "la Commissione europea aspetta una risposta il primo febbraio". E "una risposta arriverà".
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