Fitch manda un avvertimento agli italiani. Mentre il governo è alle prese con la manovra in un durissimo braccio di ferro con l'Unione europea, l'agenzia di rating conferma la valutazione del debito italiano "BBB+" ma rivede al ribasso l'outlook "da stabile a negativo". Un avvertimento in vista del referendum del 4 dicembre. "Una vittoria del 'no' - si legge nel report - sarebbe uno choc politico".
A condizionare la revisione al ribasso dell'outlook è la stima di un calo del pil nel 2016 che crescerà solo dello 0,8% rispetto all'1% previsto ad aprile e dello 0,9% nel 2017 rispetto a una prima previsione dall'1,3%. La crescita debole renderà più difficile ridurre il debito pubblico che aumenterà lievemente al 132,8% alla fine del 2016 rispetto al 132,3% registrato a fine 2015 e con un un picco del 133,3% del pil nel 2017 con un rallentamento del proceso di rientro che vedrà il debito pubblico calare al 128% solo nel 2020.
Per l'agenzia di rating a condizionare i conti sarebbe anche "l'incertezza politica" sull'esito dell referendum del 4 dicembre che "ora è del tutto incerto mentre, nella precedente revisione di aprile, il 'sì' era dato in netto vantaggio sul 'no'".
E, sottolineano gli analisti di Fitch, "una vittoria del 'no' rappresenterebbe uno choc politico" e fermerebbe "le riforme costituzionali che aiuterebbero a creare un ambiente più stimolante per le riforme economiche".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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