Riforma catasto: basterà l'autocertifcazione

I proprietari di immobili rientranti nella categoria ordinaria potranno autocertificare determinate caratteristiche compilando un apposito modulo

Riforma catasto: basterà l'autocertifcazione

La rivoluzone del catasto comincia a prendere piede. La riforma che sta preparando il governo prevede un catasto “autocertificato” come il nuovo Isee. I proprietari di immobili rientranti nella categoria ordinaria (case familiari e tipiche, negozi, magazzini, studi, cantine, posti auto e uffici) potranno autocertificare determinate caratteristiche compilando un apposito modulo.

Di fatto per la nuova categoria degli immobili ordinari, i proprietari potranno inviare direttamente all'Agenzia delle Entrate e ai Comuni i dati che mancano per avviare la riforma catastale, senza fare ricorso ai professionisti. In via residuale i dati potranno essere richiesti all’amministratore di condominio. Il ruolo però dell'aiuto dei professionisti non verrà di certo eliminato. I proprietari potranno richiedere l'aiuto di un professionista solo per la categoria speciale, in via residuale per tutti gli immobili che non rientrano nella categoria ordinaria. Una volta attribuita la nuova rendita e il nuovo valore patrimoniale, è prevista la pubblicazione presso l’albo pretorio per almeno 90 giorni.

Questa è una delle procedure che, secondo quanto riferito da ItaliaOggi, contribuirà a formare la base di dati necessaria per dare impulso alla prima fase di ricognizione legata alla riforma del catasto prevista dall’art. 2 della delega fiscale la cui scadenza sarà proroga a settembre. Per la gran parte delle categorie ordinarie, quindi, la nuova base dati sarà sostanzialmente autocertificata senza che, al momento, nulla sia dato sapere circa eventuali modalità di controllo, di rettifica o di eventuali conseguenze in caso di dichiarazioni non veritiere. Le informazioni, però, in via residuale potranno essere richieste all’amministratore di condominio. Ma le novità non finiscono qui. Tutte le abitazioni in fabbricati residenziali saranno inserite in un’unica categoria. Scomparirà la classificazione A/1, A/2, A/3 e tutti gli immobili considerati appartamenti saranno inseriti in "O/1". È questa una delle novità del nuovo catasto inserite in un documento dell’Agenzia delle Entrate.

Ascensore, piano, affaccio e superficie. Sono alcuni dei criteri che serviranno a dare il valore agli immobili nel nuovo catasto. Lo si legge in un testo dell’Agenzia delle Entrate. Il valore di riferimento di una singola zona sarà infatti aumentato o diminuito in base ad alcuni parametri, tra cui ubicazione e conservazione, e poi moltiplicato per i mq.

Il campionamento degli immobili dovrà partire entro il primo luglio 2015, mentre entro metà 2018 dovranno essere messe a punto le funzioni statistiche. L’obiettivo è di aver determinato la nuova base imponibile a dicembre 2019.

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