La compagnia di volo irlandese Ryanair ha deciso di rimborsare i circa 600 voli che ha cancellato durante lo sciopero generale europeo del personale di bordo ma è montata la polemica per una "compensazione pecuniaria"
La compagnia low cost fa sapere che tutti i passeggeri coinvolti, che hanno subito la cancellazione del volo, hanno ricevuto una mail o un sms nel quale si chiedeva se si voleva procedere con l'imbarco in un nuovo volo (successivo a quello cancellato) oppure se si volesse ricevere un risarcimento del prezzo del biglietto. L'accusa che è stata rivolta a Ryanair è stata di non aver accettato di elargire una "compensazione pecuniaria" ai passeggeri che hanno dovuto subire il disagio della cancellazione del volo. La contestazione questa volta non arriva da un'associazione di categoria ma direttamente dall'Ente dell'Aviazione Britannica (Caa).
La compagnia ha risposto così in una nota:"la compensazione non è prevista in quanto le cancellazioni dei voli sono state causate da circostanze straordinarie". Secondo la normativa EU261 la compensazione pecuniaria non è dovuta quando il sindacato agisce in modo ingiustificato e le cancellazioni o ritardi sono totalmente al di fuori del controllo della compagnia aerea". Dunque la low cost ha scaricato ogni responsabilità sul sindacato che, a detta della stessa, ha agito in modo "ingiustificato" causando la cancellazione dei suddetti 600 voli in appena due giorni. Il Times ha riferito però che l'aviazione britannica ha richiesto alla compagnia, come da accordi e da regolamento, una compensazione pecuniaria di 250 euro a passeggero. Come previsto dalla normativa Ue: ovvero che, se una compagnia cancella un volo entro le due settimane dalla partenza dello stesso deve risarcire il passeggero con la sopradetta somma. In Italia si è fatto sentire il Codacons, che ha definito "un illecito" il comportamento della low cost definendola una "compagnia che si pone al di fuori della legge". La stessa associazione dei consumatori ha dunque presentato un esposto formale alle 28 procure in cui hanno sede gli scali italiani coinvolti nello sciopero.
La "compensazione pecuniaria" nasce da una sentenza della Corte di Giustizia Europea del 2009 che ne stabilisce l'applicazione in alcuni casi, tra cui anche il ritardo di oltre tre ore della partenza del velivolo o del mezzo di trasporto se questo dipende da circostanze controllabili dalla compagnia.
Ogni volta però le compagnie si trovano a contestarla, proprio a causa della difficoltà d'applicazione.Stando così le cose sembrerebbe che Ryanair non elargirà la compensazione pecuniaria richiesta da aviazione britannica e Codacons.
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