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Salvataggio banche: scatta il ricorso dei risparmatori

Con la pubblicazione di una pagina dedicata sul proprio sito web, il Codacons ha lanciato l'azione risarcitoria collettiva in favore dei risparmiatori Carife, Banca Etruria, Carichieti e Banca Marche coinvolti nell'operazione di salvataggio dei 4 istituti di credito

Salvataggio banche: scatta il ricorso dei risparmatori

Con la pubblicazione di una pagina dedicata sul proprio sito web, il Codacons ha lanciato l'azione risarcitoria collettiva in favore dei risparmiatori Carife, Banca Etruria, Carichieti e Banca Marche coinvolti nell'operazione di salvataggio dei 4 istituti di
credito. "Si tratta di una azione da intentare contro le stesse banche e altri soggetti che saranno ritenuti responsabili, volta ad ottenere il rimborso integrale dei risparmi investiti in azioni e obbligazioni subordinate degli istituti di credito, il cui valore è stato illegittimamente azzerato", scrive l'associazione in una nota, spiegando che attraverso l'azione i possessori di titoli coinvolti nel salvataggio potranno ottenere una valutazione specifica della propria posizione, realizzata da un team di legali ed esperti del settore bancario. "A seguito della valutazione - prosegue il comunicato di Codacons - sarà possibile procedere in sede civile, penale ed amministrativa per la tutela degli interessi dei piccoli investitori e per il recupero delle somme perse".


Adusbef e Federfconsumatori presenteranno a giorni un ricorso urgente al Tar del Lazio, redatto dagli avvocati Federico Tedeschini, Lucio Golino ed altri legali,con richiesta di sospensiva dei provvedimenti della Banca d’Italia che hanno annullato le emissioni azionarie ed obbligazionarie nell’ambito dle piano di risoluzione e salvataggio delle 4 banche. Lo si legge in una nota secondo cui sono coinvolte 130.

000 famiglie "che in stragrande maggioranza hanno acquistato azioni e obbligazioni subordinate, i cui rendimenti erano allineati a quelli dei titoli di Stato, fidandosi dei cattivi consigli delle banche, senza leggere le centinaia di pagine dei prospetti, nè essere informati sulla rischiosità dell’investimento che in caso di crac delle banche avrebbero perso tutto, si sono ritrovati espropriati dei risparmi con un tratto di penna dal decreto preparato da Bankitalia ed approvato domenica 22 novembre 2015 dal Governo".

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