"Non è finita qui. Abbiamo le prove di nuovi scandali. Altre banche saranno coinvolte". In una intervista al Sole 24Ore Hervè Falciani, l’uomo che ha rivelato la lista della Hsbc, minaccia nuove rivelazioni e nuovi scandali. Tra le centomila persone, che hanno o hanno avuto conti segreti nell'istituto svizzero, ce ne sono un centinaio che ''contano'' più degli altri. Nomi che, inevitabilmente, hanno a che fare con la politica e che per questo sarebbero facilmente ricattabili. Tra questi, secondo il libro di Falciani, ci sarebbe anche l'ex premier greco George Papandreou.
La prossima settimana uscirà in libreria La cassaforte degli evasori. Il libro di Falciani rischia di far deflagare l'Unione europea. Perché dietro alla lista della Hsbc ci sarebbe un pericolosissimo giro di minacce e ricatti che hanno portato a decidere, imporre e far digerire politiche nazionali e comunitarie che hanno pesantemente penalizzato il popolo e gli interessi locali. A finire in questo gorgo è stata, nel 2011, la Grecia. È l'anno in cui la crisi economica tocca il suo punto più critico, in cui Bruxelles riesce a imporre le politiche austere spinte da Angela Merkel e e Nicolas Sarkozy, in cui in Italia si compie il golpe bianco contro Silvio Berlusconi. Già in quei mesi la lista Falciani girava nelle mani dei potenti. Uno che sicuramente la maneggiava era proprio l'allora presidente della Francia. "Nel 2011 - scrive Falciani nel suo libro - la guida delle negoziazioni con la Troika sul salvataggio della Grecia fu affidata a Sarkozy che aveva quella lista e, conoscendone i nomi, poteva fare pressioni su Papandreou". L'ex premier greco poteva essere ricattato perché nella lista della Hsbc spuntava anche il nome della madre che possedeva un conto da 500 milioni di euro.
Dal libro di Falciani, scritto a quattro mani con Angelo Mincuzzi, emerge chiaramente come gli "uomini d'oro" della Hsbc sono stati ricattati per imporre le politiche di austerity decise a Bruxelles. Alla Grecia toccò proprio questa sorte. Facendo leva sul conto della madre, Sarkozy riscì a imporre a Papandreou le misure devastanti della Troika. Poi, si legge sempre nel libro, "come era avvenuto negli Stati Uniti, la lista della Hsbc fu usata come arma di ricatto e merce di scambio. In Grecia l'elenco scomparve... In Grecia, come altrove, non è mai stata avviata formalmente alcuna indagine". Ai greci, però, sono rimaste sul groppone le politiche austere della Troika. Tanto che le rivelazioni di Falciani rischiano di far saltare il dialogo in corso tra il governo Tsipras e i vertici dell'Unione europea. Proprio domani l'Eurogruppo sarà chiamato a decidere il destino della Grecia. Le premesse non sono certo le migliori.
Nell'intervista al Sole 24Ore, Falciani assicura che "non è finita qui". "Abbiamo le prove di nuovi scandali - minaccia - altre banche saranno coinvolte". "Siamo in contatto con persone che hanno fornito le prove di altri scandali che diventeranno di dominio pubblico e che riguarderanno anche la sfera bancaria - spiega - stiamo lavorando con i sindacati francesi, con alcuni paesi africani e con le autorità del Belgio". L'obiettivo è "creare una rete internazionale che comprende anche la Spagna". Falciani conferma, infatti, la propria vicinanza al partito anti austerity spagnolo Podemos: "Ho una riunione di lavoro con loro attraverso Skype perché sono in Francia.
In Spagna c'è un'esperienza politica che sta nascendo con Podemos". E annuncia: "Sto cercando di avviare una collaborazione anche con Syriza in Grecia. Con loro abbiamo la possibilità di cambiare le cose. Le iniziative vanno pensate su scala europea".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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