Spunta la tassa acchiapparicchi per chi si trasferisce a vivere in Italia

La "norma acchiapparicchi" inserita nella manovra prevede un'imposta fissa da 100mila l'anno per gli stranieri che spostano la residenza in Italia per 9 anni

Spunta la tassa acchiapparicchi per chi si trasferisce a vivere in Italia

Matteo Renzi e Pier Carlo Padoan le stanno pensando tutte per raggranellare qualche soldino in più. Guardando a Paesi come il Portogallo che stanno facendo una fortuna attirando i capitale attirando i capitali dei miliardari di tutto il mondo, il premier ha fatto inserire nella legge di Bilancio un codicillo che potrebbe trasformare l'Italia nel Bengodi. Si tratta della "norma acchiapparicchi" che impone di pagare una tassa fissa a chi si trasferisce a vivere nel Belpaese.

La "norma acchiapparicchi" è inserita nell'articolo 24 bis della manovra economica appena licenziata dal Consiglio dei ministri. La nuova imposta, come spiega il Corriere della Sera, si rivolge a quegli stranieri che vogliono venire a vivere in Italia. Questi potranno scegliere di pagare "una imposta sostitutiva dell'imposta sui redditi delle persone fisiche calcolata in via forfettaria". Si tratta cioè di una tassa fissa di 100mila euro l'anno a prescindere dal loro livello di reddito. Ovviamente la "norma acchiapparicchi" si fa conveniente solo per chi finirebbe di versare molto più di 100mila euro l'anno nel proprio Paese di origine.

Come spiega Lorenzo Salvi sul Corriere della Sera, "la tassa fissa non è né un diritto automatico né un obbligo. Si tratta di una scelta - continua - e deve presentare domanda all'Agenzia delle Entrate, che fa i suoi controlli con il Paese di provenienza prima di prendere una decisione".

Quando la "norma acchiapparicchi" viene accettata, lo straniero si impegna a mantenere la residenza in Italia per nove anni durante i quali continuerà a pagare la tassa fissa di 100mila euro l'anno. Qualora dovesse lasciare il Belpaese prima, dovrà pagare tutti gli arretrati. Lo stesso se dovesse saltare anche solo un versamento.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica