"Germania e Italia prenderanno tutte le misure necessarie a proteggere l’eurozona". Angela Merkel e Mario Monti, al termina di una conversazione telefonica avvenuta ieri, hanno concordato su questo punto. Inoltre i due leader "hanno anche reiterato la loro comune richiesta che venga data attuazione alle conclusioni del Consiglio Europeo del 28-29
giugno senza alcun ritardo".
"Il cancelliere tedesco ha invitato a Berlino nella seconda metà di agosto il presidente Monti, il quale ha accolto l’invito con gratitudine", si legge in un comunicato di Palazzo Chigi.
Intanto però Berlino è scettica sulla Grecia. Il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble non vede spazio per ulteriori concessioni alla Grecia e insiste sul fatto che Atene debba applicare riforme e tagli al deficit. Anche il vice cancelliere e ministro dell'Economia tedesco Philipp Roesler si è espresso in termini simili, sostenendo che resta "scettico sul fatto che la Grecia attuerà realmente le riforme concordate" e che "non ci possono essere sconti sulle riforme".
In tarda serata, nei confronti della Merkel è arrivata una bordata da parte del presidente dell'Eurogruppo, Juncker che ha accusato Berlino di piegare gli interessi dell’Unione europea a ragioni di politica
interna. "Perché si permette il lusso di fare continuamente politica interna su questioni che riguardano l’Europa? Perché tratta l’eurozona come una sua filiale?", ha dichiarato Juncker alla Sueddeutsche Zeitung.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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