Treni, ora AnsaldoBreda fa guerra a Belgio e Olanda

Treni, ora AnsaldoBreda  fa guerra a Belgio e Olanda

NapoliÈ guerra tra AnsaldoBreda e le Ferrovie statali di Belgio e Olanda; un conflitto industriale che può generare ripercussioni nei rapporti tra i tre Paesi. Le prime hanno annunciato, nei giorni scorsi, di voler cancellare l'ordine di tre treni ad alta velocità Fyra V250, mentre le seconde, che ne hanno ricevuti già 9 su 16 ordinati, hanno rinviato la decisione finale al proprio governo. Il valore dell'intera commessa (19 treni) è di circa 400 milioni, il 70% dei quali già pagati: cifre enormi.
Le motivazioni di un'azione così grave stanno in anomalie denunciate dalla Sncb (Belgio) sulla tratta Bruxelles-Amsterdam: in presenza di una violenta nevicata, in gennaio, il treno ha subito danni di varia natura, con accumuli di ghiaccio in parti sensibili, scardinamento di parti meccaniche, surriscaldamento delle batterie; una serie di eventi tali da provocare l'interruzione del rapporto di fiducia.
AnsaldoBreda ha risposto ieri con una conferenza stampa. «Il pubblico - ha detto l'ad Maurizio Manfellotto - deve sapere che il treno è sicuro e come tale è stato certificato e verificato dai competenti enti internazionali». Manfellotto rispedisce al mittente le accuse, rincarandole: «Non ci sottraiamo alle nostre responsabilità ma dimostreremo che quelle principali sono da attribuire ai nostri clienti. Sin dall'inizio - ha aggiunto - sul Fyra essi hanno avuto comportamenti managerialmente inadeguati che si sono conclusi con posizioni illegittime e scorrette. Riteniamo che i motivi addotti sono infondati, illegittimi e strumentali. Danneggiano la nostra azienda e i clienti finali, cioè i passeggeri. Le nostre affermazioni non sono autoreferenziali, non mostreremo foto scandalistiche ma dati di fatti oggettivi», ha spiegato, riferendosi a una conferenza stampa svoltasi nei giorni scorsi a Bruxelles, durante la quale sono state diffuse immagini del treno danneggiato.
La tesi di AnsaldoBreda poggia su due elementi: l'inadeguata manutenzione del treno e il suo uso scorretto in presenza di condizioni atmosferiche avverse. «Con una nevicata di quelle proporzioni la velocità prevista era di 20 chilometri all'ora, invece il convoglio è stato 'forzato' a 250, nonostante ripetuti rallentamenti automatici». Le prove starebbero nella scatola nera, che AnsaldoBreda intende far valere per avviare, a sua volta, un'azione per danni d'immagine.
Il Fyra è un treno da 250 chilometri all'ora interamente progettato e sviluppato in Italia. L'ordine da parte di Belgio e Olanda (i 19 treni fanno parte di un'unica flotta) è del 2004, l'inizio delle consegne, previsto per il 2007, è avvenuto alla fine del 2012. L'evento di cui si parla è di un mese dopo.


Al di là di torti e ragioni, non ci voleva proprio questa vicenda per una società che ha un energico piano di risanamento, con il pareggio previsto per il 2015. Nel 2012 il fatturato è stato di 600 milioni e la perdita di 181; nel 2011, stesso fatturato e perdite per 700 milioni. Ripianate dalla controllante Finmeccanica.

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