Gli italiani preferiscono non mangiare per poter pagare le tasse. A dare l'allarme è la Confederazione italiana agricoltori secondo cui a settembre c'è stato un tracollo nelle vendite di cibo e bevande proprio in coicidenza con le scadenze fiscali.
"Oggi due famiglie su tre riescono ad arrivare a fine mese solo grazie a tagli radicali sugli acquisti, compresi quelli alimentari", sottolineano dalla Cia, "Di fatto, il 53% delle famiglie gira più negozi alla ricerca di sconti, promozioni e offerte speciali; il 42% privilegia le grandi confezioni o formati convenienza; il 32% abbandona i grandi brand per marche sconosciute ma convenienti, i cosiddetti prodotti di primo prezzo; il 24% ricomincia a fare cucina di recupero con gli avanzi
della cucina, per evitare del tutto gli sprechi". Un dramma, secondo l'associazione che è "la conseguenza del progressivo calo di potere d’acquisto e reddito disponibile da un lato e inasprimento fiscale dall’altro"- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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