L'Europa mette sotto osservazione ancora una volta l'Italia. Il nuovo Country Report da parte della Commissione Europea sul nostro Paese è ancora una volta un segnale di allrme sui nostri conti pubblici. Nel mirino di Bruxelles finisce nuovamente il reddito di cittadinanza: "L'efficacia dipenderà dal modo in cui sarà gestito. L’Italia ha adottato un nuovo schema di reddito minimo (Reddito di Cittadinanza) che sostituirà il precedente, con l’obiettivo di sviluppare un modello di inclusione attivo", si legge nella comunicazione della Commissione europea che accompagna i Country Report. A questo punto Bruxelles mette ancora di più nel mirino Roma affermando che saranno monitorate le politiche portate avanti dall'esecutivo: "La Commissione monitorerà da vicino gli sviluppi in Italia e valuterà se le misure e gli impegni di politica (economica) per affrontare gli squilibri, in particolare il livello di ambizione del Programma Nazionale di Riforma, nel contesto del prossimo pacchetto primaverile del Semestre Europeo".
A questo punto arriva l'affondo. Secondo l’esecutivo comunitario, l’Italia presenta ostacoli agli investimenti in 16 su 19 settori monitorati. Nella pubblica amministrazione e nel clima per le imprese, ci sono ostacoli per il carico burocratico e amministrativo, la pubblica amministrazione, gli appalti pubblici, il sistema giudiziario, la legislazione sui fallimenti e il quadro regolamentare sulla concorrenza. Sullo stato di salute dei conti del nostro Paese è intervenuto il commissario agli Affari Economici, Pierre Moscovici: "Le sfide per l’Italia sono ben conosciute: alto debito, bassa crescita della produttività, alta disoccupazione, crediti deteriorati in calo ma a un livello elevato, assenza di progressi e stallo nelle riforme: tutto questo rende gli squilibri macroeconomici eccessivi e per questo è urgente che compia passi per migliorare la qualità del bilancio, aumentare l’efficienza della pubblica amministrazione e della giustizia: c’è un senso di urgenza dato che le stime di crescita per noi non sono più alte di +0,2%". Parole dure che di fatto riaccenderanno lo scontro tra Bruxelles e l'esecutivo gialloverde. Anche il vicepresidente della Commissione, Valdis Dombrovskis, punta il dito contro l'Italia: "Continueremo a monitorare molto strettamente la situazione italiana tornando a discuterne sulla base delle stime Ue di primavera, dei dati di chiusura del 2018 e degli impegni di bilancio del governo a medio termine e sul programma di riforme". Infine definisce una road map per i nostri conti pubblici e per le riforme: "In primavera la Commissione europea potrà "tornare sulla questione della performance di bilancio italiana sulla base dei risultati 2018 e delle previsioni primaverili, così determineremo misure necessarie e piani bilancio medio termine".
Conte: "L'Ue sottovaluta l'impatto delle misure varate"
Sui rilievi della Commissione Ue è intervenuto il premier Giuseppe Conte: "I fondamentali dell'Italia sono saldi, questo è un dato reale", e "noi siamo convinti della nostra ricetta, siamo convinti ci darà ragione, come siamo convinti sarebbe stato un errore perseguire ancora con politiche economiche recessive, noi promuoviamo la crescita". Infine parla del report Ue: "Il rapporto della Commissione europea contiene delle stime di crescita che, a mio avviso, sottovalutano decisamente l’impatto delle misure economiche che abbiamo varato e che si dispiegherà nei mesi a venire.
Stiamo pagando il peso - ha sottolineato Conte - di una contrazione dello scenario internazionale, di una guerra dei dazi. C’è una qualche debolezza anche della domanda interna ma è anche vero, e la stessa Commissione lo rimarca, che la solidità economica del nostro Paese rimane integra".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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