Maddalena Camera
Telecom mette a segno il miglior trimestre dal 2007, con il fatturato che torna al segno più. Nel terzo trimestre i ricavi consolidati sono stati pari a 4,8 miliardi (+1,4%) con il fatturato domestico cresciuto dell'1%. In gran spolvero l'utile che, nel trimestre, ammonta a 477 milioni (+42,8%) mentre nei 9 mesi ha raggiunto 1,5 miliardi (367 milioni nello stesso periodo del 2015). Eppure, nonostante il successo della cura di riduzione costi effettuata dall'ad Flavio Cattaneo, il titolo ha reagito negativamente chiudendo in flessione del 2,66% a 0,74 euro.
A pesare sui corsi anche il nodo del convertendo da 1,3 miliardi, in scadenza a metà novembre che provoca, a causa degli arbitraggi sul titolo, forte volatilità in Borsa. Oltre a questo c'è anche l'attesa per la conference call di lunedì dove verranno illustrati nello specifico i numeri dei primi nove mesi e l'ad svelerà anche i primi dettagli sull'outlook.
Telecom prosegue comunque il trend di miglioramento imboccato nel secondo trimestre, quando la flessione dei ricavi si era ridotta al 7,7% dal -12,1%. Nell'arco dei tre mesi, inoltre, l'indebitamento finanziario è diminuito di 779 milioni, attestandosi a 26,7 miliardi dai 27,5 miliardi di fine giugno, «grazie alla solida generazione di cassa operativa» ha spiegato la società in una nota. «Si comincia a capire come l'efficienza stia producendo effetti benefici anche sui ricavi - ha detto Cattaneo -. Sarà un lavoro che andrà a toccare ogni area, su cui tutto il management è impegnato per dare risultati sempre migliori per gli azionisti».
L'ad ha anche specificato che la copertura della rete mobile 4G ha raggiunto oltre il 95% della popolazione, mentre quella «fissa» in fibra copre già il 56% raggiungendo, in anticipo, il target previsto per la fine del 2016. Secondo il presidente Giuseppe Recchi il «turnaround di Tim sta procedendo a passo spedito e stiamo conseguendo eccellenti risultati in anticipo rispetto alle attese a conferma della bontà delle iniziative intraprese».
La società ha comunque già confermato l'obiettivo di crescita organica per il 2016, supportando anche il percorso di progressiva riduzione dell'indebitamento grazie anche alla conversione del bond convertibile
che non sarà più contabilizzato come «debito» ma sotto forma di azioni. Perplessi i piccoli azionisti di Asati. L'associazione chiede di fare di più sul fronte dell'incremento dei ricavi e non solo sul taglio dei costi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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