L'anno non comincia bene per l'Inps. I ratei degli assegni di gennaio (accreditati il 3 di questo mese) conterebbero degli errori con un importo più basso di quanto dovuto. Le segnalazioni di "sviste" e ammanchi sull'assegno stanno arrivando da tutta Italia. A scoperchiare il vaso di Pandora sono tutti quei Caf o sindacati che assistono i pensionati. In Umbria ad esempio la Spi Cgil ha raccolto diverse segnalazioni che portano in un'unica direzione: la cifra dell'assegno di gennaio è più bassa. Un vero e proprio cortocircuito dato che a gennaio sarebbe dovuta scattare la mini-rivalutazione con un aumento proprio sui ratei. "Effettivamente - afferma Roberto Panico, direttore dell’Inca Cgil Umbria, a Today – abbiamo riscontrato che chi aveva usufruito del cosiddetto ‘bonus Poletti’, nel ricalcolo effettuato dall’istituto si è visto annullato il bonus del 2019, cosa che ha comportato un debito nei confronti dell’inps, e si è visto disapplicare il bonus nel 2020, con conseguente diminuzione della pensione".
Segnalazioni in tutta Italia
E come detto il caso riguarda milioni di pensionati in tutta Italia. Segnalazioni sono arrivate già dall'Emilia Romagna e dal Friuli Venezia Giulia. Sono state "colpite" dal taglio almeno 100mila persone. L'ammanco riguarda soprattutto gli assegni che vanno dai 1.405 euro ai 2.010 euro. L'Inps ha riconosciuto l'errore parlando di un taglio involontario di alcune decine di euro. Ma i pensionati (molto attivi sui social in queste ore) parlano di un buco di centinaia di euro sull'assegno.
Cosa farà l'Inps
L'Istituto di previdenza sociale ha fatto sapere che nel mese di febbraio ci sarà un conguaglio e invita tutti i pensionati interessati a rivolgersi all'ufficio Inps più vicino per ottenere ulteriori spiegazioni. E a quanto pare l'errore sarebbe stato riscontrato anche su alcuni assegni di dicembre 2019. Insomma per l'Inps il 2020 inizia davvero in salita. E la grana assegni arriva proprio nel momento in cui il presidente Tridico è sulla graticola per le nomine all'interno dell'Istituto che hanno mandato su tutte le furie le opposizioni ma anche gli alleati di governo dei 5 Stelle, come il Pd.
Tridico nel mirino
E così proprio dal Friuli Venezia Giulia la dem Serracchiani tuona contro Tridico e contro l'Inps: "L'Inps corregga subito l'errore nel calcolo delle pensioni e si scusi con le migliaia di persone che sono state danneggiate ricevendo meno del dovuto. Una struttura come l'Inps è al servizio dei cittadini e non sono accettabili errori di questo tipo, ma ancor meno un silenzio che sembra arroganza".
E ancora: "Come apprendiamo oggi dal presidente dell'Inps Giuseppe Tridico - aggiunge Serracchiani - è in corso una riorganizzazione dell'Ente: speriamo che possa contribuire ad evitare il ripetersi di simili brutti errori, oltre a eliminare sacche di privilegio nella dirigenza pubblica". Insomma il caso assegni farà discutere ancora. E a rimetterci sono sempre gli stessi: i pensionati.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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