I cecchini che hanno fatto una strage in piazza Maidan provocando la fuga e caduta del regime del deposto presidente Viktor Yanukovich avrebbero sparato sia sui rivoluzionari che sulla polizia. Una strategia della tensione che secondo la telefonata intercettata fra il rappresentante della politica estera Ue Catherine Ashton e il ministro egli Esteri estone nasconde lo zampino della stessa opposizione ucraina.
I dubbi, come documenta il Giornale, erano già emersi con la dichiarazione di una deputata della Rada, il parlamento di Kiev, Inna Bogoslavskaja. Il 21 febbraio sosteneva di possedere un video (mai reso pubblico) in cui si vede un cecchino, vestito da Berkut, gli agenti speciali della polizia ucraina, che spara sia sui manifestanti che sugli agenti. La tesi della strategia della tensione è confermata da un altro video diffuso su Youtube da un esperto militare ucraino. La voce è camuffata e il nome, Andrej Shkut, probabilmente di copertura, ma le immagini degli scontri sanguinosi in via Institutskaja parlano chiaro. Dai tetti del Palazzo d'Ottobre i soldati delle forze antiterrorismo, in divisa nera e fiocchi gialli al braccio, come riconoscimento, cominciano a usare i kalashnikov. Nonostante sparino dall'alto, sul terreno non rimangono a terra né morti, né feriti. I cecchini dei corpi speciali, secondo l'esperto militare, non vogliono provocare vittime, ma solo respingere la folla di manifestanti armata.
Nel caos della battaglia, alcuni Berkut si rifugiano all'interno dell'hotel Ucraina (in via Instituskaja). Poi entrano altri uomini armati di kalashnikov che li notano e gridano in ucraino: «Questi non sono dei nostri, ma la merda della militzja (polizia)» e salgono di corsa ai piani superiori dell'hotel. I cecchini, che non sembrano far parte delle forze di sicurezza ucraine prendono posizione per sparare dalle finestre dell'albergo. L'autore della ricostruzione controcorrente fa notare che la maggioranza dei civili uccisi è stato colpito proprio da proiettili sparati dall'hotel Ucraina.
L'autore della video ricostruzione sostiene che la giornata di sangue in via Institutskaja è servita a piegare il presidente Yanukovich costringendolo a firmare un accordo con l'opposizione durato poche ore. Il capo dello Stato deposto è fuggito dal suo palazzo a Kiev per timore di venir ucciso dai duri della protesta di Maidan, come il gruppo di estrema destra Pravi sektor, che ha conquistato il potere con un colpo di mano.
Chi sono i colpevoli della strategia della tensione e del sangue di piazza Maidan? L'autore del video riprende un'intervista a Vadim Kolesnikov (deputato del Partito delle Regioni di Yanukovich). Ben prima che fosse resa nota la telefonata fra Asthon e il ministro degli Esteri estone il parlamentare accusava il leader dell'opposizione Klitschko e il premier ucraino, Arseny Yatsenjuk, di avere provocato il bagno di sangue e una crisi dagli esiti imprevedibili.
Il video è un tentativo di aprire gli occhi alla gente su ciò che è successo il 20/02/2014 a Kiev nella via Institutskaja.
Autore del video: Andrej Shkut.
0,10 -3,00: i canali televisivi e i media hanno fatto vedere la sparatoria su civili praticamente inermi provocando un forte sconvolgimento nell’opinione pubblica ucraina e facendo dunque cambiare idea anche a chi in tutti questi mesi non sosteneva Maidan. In questo modo la stragrande maggioranza dell’opinione pubblica ha iniziato a condannare l’azione dei Berkut e delle forze governative e dunque ad incolpare il governo Yanukovich. In sostanza le televisioni hanno tagliato, modificato, frammentato, montato diversi pezzi di video e di immagini per nascondere la verità. Infatti poco si è parlato dei caduti tra i Berkut. Per questo motivo l’autore di questo video vuole analizzare i fatti e cercare di spiegare invece come sono andate le cose.
6,00-7,00: immagini da via Institutskaja. Prima i Berkut indietreggiano sotto la pressione della folla di Maidan, ma in particolare di manifestanti armati che avanzano; ma poco dopo di colpo la stessa folla inizia ad indietreggiare perché dai tetti del palazzo d’Ottobre soldati in divisa nera coi fiocchi gialli al braccio iniziano a sparare con kalashnikov. La cosa curiosa è che nonostante questi uomini sparino dall’alto, sul terreno non rimangono a terra né morti, né feriti. Questo perché questi speznaz non vogliono provocare vittime, ma solo respingere la folla indietro, e proteggere i Berkut che per lo più sono disarmati.
8,07-10,00: in questi momenti di caos alcuni Berkut scappando si rifugiano all’interno dell’hotel Ucraina (via Instituskaja) – questo si vede nel video. Ad un certo punto dentro l’hotel entrano degli uomini armati vestiti da radicali di Maidan e con armi da fuoco (kalashnikov) e notano i Berkut che si erano rifugiati e gridano: “questi non sono dei nostri, questi sono la merda della militsja…”, e subito salgono di corsa ai piani superiori dell’hotel ed entrano in una stanza dove si trova un giornalista americano. Questi uomini armati prendono posizione per poter sparare dall’alto, dalle finestre dell’hotel Ucraina. (guarda caso successivamente verrà mostrato come molti degli uccisi sono stati colpiti proprio dalle finestre dell’hotel Ucraina – dice l’autore del video)
12,00-14,00: una voce al megafono da Maidan ordina che vengano mandati 400 uomini armati verso il Palazzo d’Ottobre per fronteggiare i Berkut. Questi ultimi vengono assaliti dal panico e di nuovo retrocedono. (l’autore a questo punto ribadisce che solo le armi da fuoco hanno potuto costringere i Berkut a retrocedere)
15,07: autore esprime un suo commento: gli eventi in via Institutskaja sono serviti da ricatto al presidente Yanukovich da parte dell’opposizione. In sostanza l’opposizione ha costretto il presidente a firmare l’accordo del 21/02, in caso contrario l’opposizione avrebbe fatto capire che avrebbe armato ancora di più la piazza.
15,33: l’autore si pone la domanda su chi siano i colpevoli di queste sparatorie. A questo proposito riporta il video e l’intervista a Vadim Kolesnikov (deputato del Partito delle Regioni di Yanukovich) dove il deputato accusa chiaramente l’opposizione e cita i nomi di Klychko e Yatsenjuk , di avere alzato i toni del conflitto e di aver armato il popolo e dunque di aver provocato la guerra civile.
18,27: l’autore dice di aver raccolto questo materiale da vari pezzetti di video di riprese sul
campo che si sono trovate nella rete. Egli sostiene che in mano alle televisioni ci sono sicuramente altre immagini che però non sono state mai trasmesse e sono state nascoste. In modo da mostrare alla gente solo una verità.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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