Nikos Michaloliakos, è stato arrestato. A far scattare le manette attorno ai polsi del leader di Alba Dorata sono state prove schiaccianti che collegherebbero i membri del partito neo nazista greco alla morte del rapper anti fascista Pavlos Fyssas, ucciso lo scorso 18 settembre per mano del militante neonazi Georgos Roupakias. Dalle intercettazioni telefoniche effettuate dagli inquirenti sui cellulari di membri del partito e di suoi simpatizzanti, il procuratore della Corte Suprema Vourlioti Charalambos avrebbe infatti dimostrato come Chrysi Avgì (Alba Dorata) si muova sulla base di una precisa catena di comando con le connotazioni di una vera e propria organizzazione criminale.
I mandati di arresto spiccati questa mattina sono ben trentasei. Con l’accusa di appartenenza a banda criminale, insieme a Michaloliakos è stato fermato anche il portavoce Ilias Kasidiaris, anch’egli parlamentare, mentre tra i ricercati ci sono i deputati Ilias Panayotaros, Yannis Lagos e Nikos Michos. Se supportata da prove, l’accusa di organizzazione criminale consente di emettere mandati di arresto contro deputati senza previa autorizzazione del parlamento.
Tra gli arrestati c’è anche il segretario della sezione del quartiere di Nikea a cui apparteneva Georgos Roupakias. L’operazione è, infatti, scattata sulla scia delle proteste scatenate dall’uccisione del rapper 34enne.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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