La Germania torna a fare la maestrina. Stavolta non sull'economia. Pretende di farci la morale in materia d'immigrazione, come se il flusso di disperati proveniente dai paesi poveri dell'Africa, o dilaniati dalle guerre, fosse un problema solo nostro e non (anche) dell'Europa. Dopo la protesta della città-stato di Amburgo contro le autorità italiane, ora interviene il ministero dell’Interno tedesco, che per rassicurare i propri concittadini dice che l'Italia si riprenderà i profughi che, fuggendo dalla Libia, dal Ghana e dal Togo, sono arrivati in Germania passando dall’Italia. E ricevendo, da Roma, cinquecento euro e i documenti che autorizzano a viaggiare nei Paesi dell’area Schengen. È da inizio maggio - scrive il quotidiano tedesco Bild - che il ministero tedesco tratta con le autorità italiane. E cita cita un portavoce del ministero dell’Interno tedesco "Abbiamo la promessa dell’Italia, che si riprenderanno i fuggiaschi".
Ma di quante persone stiamo parlando? Sarebbero circa 300 profughi sbarcati ad Amburgo ed altrettanti a Monaco di Baviera. Bild scrive che dovrebbero rientrare nei loro paesi in aereo "a spese dei Paesi coinvolti". Con il rientro in treno o autobus sussiste il pericolo - avverte il tabloid tedesco - di fuga durante il tragitto. Già a fine marzo, il ministero dell'Interno aveva avvertito le autorità dei Laender tramite una circolare: "Nel territorio federale, in particolare sui bus e treni che oltrepassano il confine della Baviera meridionale, è segnalato l’arrivo crescente di appartenenti a Stati terzi dall’Italia". Sprezzante il commento del ministro dell’Interno della Baviera, Joachim Herrmann (Csu), citato dalla Bild: "Il comportamento del governo italiano è sfacciato". Secondo il giornale tedesco l’Italia avrebbe dato documenti e soldi a 5.700 profughi originari del Nordafrica, a condizione di lasciare la Penisola.
L'Italia per ora non commenta. Una nota diffusa dal ministero dell'Interno precisa che "la somma forfettaria di 500 euro" è stata corrisposta agli immigrati "al fine di contribuire alle spese di prima necessità e a supporto di un percorso di integrazione in Italia". "Ovviamente - si legge ancora - qualora lo straniero sia in possesso di un valido permesso di soggiorno e siano soddisfatti i requisiti di ingresso e soggiorno previsti dall’art. 5 della Convenzione Schengen, lo straniero può circolare e può rimanere nel territorio tedesco, come nel territorio di uno degli altri Stati membri, per un periodo di tre mesi trascorsi i quali le autorità tedesche devono rinviarlo in Italia".
Piaccia o no ai tedeschi, il
problema immigrazione riguarda tutta l'Europa, non solo i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo, sulle cui coste approdano i disperati provenienti dall'Africa. Servono risposte comuni. Non ci vuole molto a capirlo.
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