È entrato nella cattedrale di Notre Dame e, arrivato dietro l'altare, ha estratto una pistola e si è sparato alla testa. Lo scrittore e storico Dominique Venner, 78 anni, si è tolto così la vita nella chiesa di Parigi, evacuata subito dopo lo sparo. Sul corpo è stata ritrovata una lettera, nella quale forse ha spiegato le ragioni del suo gesto.
Autore di decine di opere sulla "guerra civile europea" e militante di estrema destra, ultimamente si era schierato contro la legge sulle nozze gay e poche ore prima di compiere il gesto estremo aveva chiesto sul suo blog "gesti nuovi, spettacolari e simbolici per scuotere i sonnolenti, le coscienze anestetizzate e risvegliare la memoria delle nostre origini". Attualmente era direttore della rivista bimestrale di storia "Nouvelle Revue d’Histoire" e vicino ai movimenti anti-gay francesi.
"Tutto il nostro rispetto a Dominique Venner, il cui ultimo gesto, eminentemente politico, è stato di tentare di svegliare il popolo di Francia", scrive su Twitter la leader dell’estrema destra francese del Front National, Marine Le Pen, mentre per il ministro dell'Interno francese, Manuel Valls, si è trattato del "suicidio di un uomo disperato": "Si tratta di un dramma senza precedenti.
Sono qui per testimoniare il dolore e la solidarietà della Francia alla Chiesa cattolica. Nella cattedrale c’erano 1.500 persone, che sono state evacuate molto velocemente. Immagino lo shock di questi fedeli", ha detto il ministro.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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