Dieci anni. Una decade, o forse meno, e l'Europa sarà musulmana. A dirlo è monsignor Carlo Liberati, arcivescovo emerito di Pompei. Il timopre del prelato è che la sostituzione demografica in atto in Europa porti direttamente all'islamizzazione del Vecchio Continente. Lì dove nulla hanno potuto le armi degli eserciti dei califfati islamici stanno riuscendo i "ventri delle donne".
In una intervista al quotidiano cattolico online, La Fede Quotidiana, monsignor Liberati si dice d'accordo con il vesvoco polacco Pieronek quando afferma che "l'Europa rischia di essere islamizzata". "Ha scoperto l’ acqua calda. - afferma Liberati -. Temo che tra dieci anni o meno in Europa diventeremo tutti musulmani per via demografica. Loro fanno sei o sette figli, in Europa abbiamo un tasso di natalità pari a zero o quasi, l’ Europa è pagana e viviamo come se Dio non esistesse rinunciando a manifestare pubblicamente la nostra fede della quale pare che ora ci vergogniamo. Mi pongo una domanda: la cattolicità esiste ancora?”.
"L'islam è una minaccia"
Una domanda lecita in un Occidente sempre più secolarizzato, incapace di guardare alla spiritualità della vita. Sordo di fronte al richiamo di Dio. "Abbiamo smarrito il senso cattolico della vita - continua il vescovo - Per fermare l’Islam che è una minaccia, dovremmo tutti ricordare quel glorioso spirito di Lepanto e di Vienna che ci permise di salvare l’Occidente grazie a Maria e al Rosario e noi siamo qui a cercare un dialogo impossibile e velleliario con chi ci vuole sottomettere perchè ci reputa infedeli. L’islam si basa sul Corano che predica la sottomissione degli infedeli. Io non voglio morire islamico e sostengo che tutti noi credenti dovremmo impugnare la spada della fede e della verità. L’islam è violento perchè tale lo è il Corano, finiamola con la credenza dell’ Islam moderato”.
"Non possiamo accogliere tutti"
Non usa mezzi termini, finalmente, il prelato. E lo fa per ammonire tutti coloro i quali si ostinano a difendere l'accoglienza indiscriminata, l'accettazione di tutto quello che è diverso per il solo fatto che lo sia, senza porsi la domanda se è giusto o sbagliato che una cultura "altra" metta così tanto in difficoltà la secolare identità cristiana dell'Europa. “Chi dice che bisogna accogliere tuttio mente sapendo di mentire - attacca Liberati - è un utopista o ha altri disegni, magari preda della demagogia populista. Su questo penso che il presidente ungherese Orban non abbia tutti i torti. Chi va via dalle terre islamiche fugge dall’ Islam non certo dal cristianesimo. Mi domando: perchè non li accolgono i ricchi stati islamici? Probabilmente esiste un piano studiato per islamizzare l’Occidente per via demografica".
E a chi si appella alla solidarietà crisitana ricorda che "ma va abbinata alla prudenza, al senso di responsabilità e al realismo. Non possiamo prendere da noi tutta l’Africa e chi esclude che tra quelli che arrivano non si nascondano terroristi? Buonismo e populismo sono una rovina, non un vantaggio”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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