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Bruxelles promuove la manovra: "Bene gli sforzi sul deficit"

Giorgetti: "Siamo sulla buona strada". Leo: "In settimana vertice risolutivo su banche e affitti"

Bruxelles promuove la manovra: "Bene gli sforzi sul deficit"
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L'Italia incassa un'altra luce verde sui suoi conti pubblici. Dopo Moody's, ora è la commissione europea a promuovere la manovra di bilancio con Roma a rientrare tra i dodici Paesi ad aver presentato un Documento programmatico di bilancio giudicato conforme. Pur rimanendo ancora in procedura per disavanzo eccessivo, si è messa nella posizione di uscire dalla procedura già il prossimo anno diversamente da altri Paesi importanti come la Francia. Ancor più curioso che un Paese frugale e ritenuto lungamente un faro per la disciplina dei suoi conti come l'Olanda sia finito dietro la lavagna tra i bocciati. Insieme a Malta, la Commissione ha calato la scure sul progetto di bilancio olandese bollandolo come a rischio di «inadempienza sostanziale» delle regole Ue in materia di conti pubblici. «Gli Stati membri sono pertanto invitati ad adottare le misure necessarie nell'ambito della procedura di bilancio nazionale per garantire che la politica fiscale nel 2026 sia in linea con la raccomandazione del Consiglio», ha affermato la Commissione. Un segno, se si vuole, di come il vento sia cambiato con l'Italia che si sta sempre più emancipando dall'odiosa etichetta di malato d'Europa.

«L'approvazione di Bruxelles ci conferma che siamo sulla buona strada, percorsa con responsabilità e serietà», ha dichiarato il ministro dell'Economia e delle finanze, Giancarlo Giorgetti (nella foto). «Sul debito il tracciato è già definito, al netto degli effetti negativi di cassa del Superbonus edilizio. Per la crescita, che non ci soddisfa, noi faremo la nostra parte ma serve un quadro internazionale che tenga conto dei profondi cambiamenti a livello globale». Quest'ultimo, del resto, è stato uno dei pochi appunti provenienti da Bruxelles nell'ambito di un giudizio marcatamente positivo. «L'Italia sta affrontando una crescita economica relativamente lenta, con una previsione di crescita dello 0,4% quest'anno e dello 0,8% l'anno prossimo», ha detto ieri il commissario europeo all'Economia, Valdis Dombrovskis, il quale ha invitato il Paese guidato da Giorgia Meloni a rafforzare la «produttività e su come sbloccare una crescita economica più forte». Magari facendo leva «su quelle riforme strutturali che promuovono la crescita in termini di sostegno da parte dei fondi Ue». Fermo restando che la Commissione ha accolto con favore «gli sforzi delle autorità italiane per portare il deficit di bilancio al di sotto del 3% del Pil gia quest'anno, in modo da poter uscire dalla procedura per disavanzo eccessivo». Su questo punto si attende una valutazione definitiva in primavera, quando si conosceranno i dati relativi al 2025.

Intanto, sul fronte interno, il governo sta lavorando per sciogliere gli ultimi nodi della legge di bilancio, sempre con in testa l'obiettivo di non modificare i saldi di bilancio. Ieri, il vice ministro dell'Economia, Maurizio Leo, ha assicurato che ci sarà un vertice risolutivo «già questa settimana». Secondo indiscrezioni, l'incontro dovrebbe esserci tra oggi e domani.

L'esponente del governo ha risposto affermativamente anche a chi gli chiedeva se si chiuderà anche sui temi relativi al contributo delle banche e alla tassazione degli affitti brevi. Leo ha inoltre affermato che il Testo unico dell'Iva, che prevede una re revisione organica della disciplina dell'Imposta sul valore aggiunto italiana, verrà «presentato in uno dei prossimi Consigli dei ministri».

Il sistema della riforma tributaria, ha proseguito Leo durante un convegno ieri alla Camera, «è tutto orientato all'innovazione tecnologica, alla digitalizzazione e questo è un passo avanti notevole e che porteremo a compimento».

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