Putin sfida il mondo col super missile

Dopo le sanzioni, Mosca testa un nuovo razzo nucleare. Lo Zar: "È invincibile"

Putin sfida il mondo col super missile
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Quando la diplomazia si fa difficile ci sono diversi modi di reagire. Donald Trump e i suoi alzano l voce imponendo sanzioni e cercando di convincere la Russia a fermare gli attacchi sull'Ucraina. Vladimir Putin invece presenta al mondo un nuovo super missile che non esita a definire «invincibile». Il nodo è tutto qui, o quasi. Chi sa di essere più forte, gli stati Uniti, le tentano tutte per piegare chi non ne vuole sapere di fermarsi. Di contro, chi si sente debole e ormai accerchiato, le prova tutte per far vedere di essere ancora temibile. E intanto l'Ucraina rimane una polveriera.

Non solo Trump ha cambiato linea ma anche i suoi più stretti collaboratori, segno evidente che l'aria dalle parti della Casa Bianca è radicalmente cambiata. «Le sanzioni si faranno sentire sull'economia russa immediatamente», ha detto il segretario al Tesoro Scott Bessent. «Cosa altro posso dire? Che saranno terribili e che spingeranno Putin a sedersi al tavolo? La nostra è una campagna di massima pressione che funzionerà», attaccando poi l'inviato del Cremlino a Washington Dmitriev Kirill, il negoziatore in questi giorni in visita negli stati Uniti: «È un propagandista», ha detto senza mezze misure. Lo stesso Dimitriev ha invece battuto la solita linea, quella del complotto contro Mosca che vuole la pace ma altri la ostacolano. «Stiamo assistendo a tentativi titanici di interrompere qualsiasi dialogo tra Russia e Stati Uniti e di diffondere disinformazione», ha detto, con il ministro degli Esteri Lavrov che sottolinea come un vertice a Budapest tra i presidenti di Usa e Russia «dipende dalla controparte americana» mentre continua a negare la realtà dicendo che il dialogo con Rubio è andato molto bene. Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov prende tempo: «Non c'è stato un accordo chiaro su date concrete per il vertice. Quindi, sarebbe sbagliato dire che questo vertice è stato annullato», aggiungendo però che «non c'è motivo di credere che si possano ottenere progressi nel processo di pace a breve».

Ma intanto, in barba alla diplomazia, lo Zar risponde all'accerchiamento con le solite minacce, affermando di aver testato un nuovo missile da crociera a propulsione nucleare, il Burevestnik. Anche se esistono dubbi internazionali perché nessuno ha realmente assistito al test, secondo il Cremlino il missile ha percorso 14mila km ed è rimasto in volo per circa 15 ore. Il super razzzo ha una portata praticamente illimitata e una traiettoria di volo imprevedibile, il che lo renderebbe pressoché impossibile da fermare e, in linea teorica, potrebbe colpire qualunque località del globo ed essere dotato di una testata convenzionale o atomica. Il super missile, soprannominato dalla Nato SSC-X-9 Skyfall, dovrebbe a breve passare alla fase finale di produzione. «Non ha eguali al mondo, si tratta di un prodotto unico, diverso da qualsiasi altro», ha affermato Putin, «avevamo annunciato che stavamo sviluppando un'arma del genere».

Non è un caso che il test, di cui sarebbero stati informati anche gli Stati Uniti, venga annunciato proprio in questo momento. Ulteriore dimostrazione di come la diplomazia occidentale e quella russa viaggino su due binari differenti. E di come il processo di pace sia sempre più difficile.

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