Zelensky: via il capo dell'Aeronautica

Il presidente punta a proteggere i cieli. Cacciato Oleshchuk, arriva Kryvonozhko

Zelensky: via il capo dell'Aeronautica
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I pericoli maggiori per Kiev arrivano dal cielo. Non è quindi casuale la decisione presa da Volodymyr Zelensky di sostituire il comandante in capo dell'Aeronautica militare, per altro nel giorno dei festeggiamenti delle forze aeree. È stato licenziato in tronco il generale Mykola Oleshchuk, sostituito con il pari grado Anatoliy Kryvonozhko, ufficiale in prima linea, artefice di alcune tra le più importanti operazioni vincenti del conflitto. «Non permetteremo a Mosca di dominare i nostri cieli», ha detto Zelensky durante la cerimonia, in attesa di sviluppare un proprio programma missilistico. Difficile che il cambio al vertice possa ribaltare la situazione, soprattutto se continueranno a esserci ritardi nella consegna dei Patriot. La Germania, conferma il ministro alla Difesa Pistorius, ne fornirà 5 a Kiev, ma prima attende l'arrivo di nuove batterie dagli Usa per non trovarsi con l'arsenale sguarnito.

L'andamento degli scontri al fronte è un altro nervo scoperto: le truppe russe hanno conquistato a luglio 712 km quadrati, e solo 78 sono stati riscattati dai soldati di Kiev. È un crescendo per le milizie di Gerasimov che ad aprile avevano messo le mani su 238 kmq, 378 a maggio e 515 a giugno. Sono i numeri di una marcia inarrestabile, dove spesso il rapporto delle forze in campo è di 8 a 1 per Mosca. Proprio ieri i russi hanno scattato e diffuso in rete una foto di Zelenyi Hai, alle porte del Dnipropetrovsk, mostrando il drappo della Federazione e la prossimità all'oblast non ancora interessato dagli scontri di terra. Come se non bastasse le forze d'invasione hanno bombardato il ponte Ostrovsky a Kherson, che collega il quartiere di Korabel con il resto della città, tagliando ogni possibile linea di rifornimento sia per la popolazione che militare. Potrebbe essere il primo passo verso un'occupazione in piena regola della città che venne già liberata nel novembre 2022.

Sotto il profilo diplomatico Zelensky, che ieri ha firmato le sanzioni contro la flotta ombra di Mosca, e destituito due amministratori statali nell'ambito delle tangenti sulle forniture militari, ha fatto sapere che sta lavorando ad un nuovo incontro negoziale con i russi a Istanbul. «Tra le questioni chiave c'è la prosecuzione dello scambio di prigionieri, ma le nostre operazioni a lungo raggio sul territorio nemico continueranno». Zelensky dovrà inoltre gestire il problema sempre più critico degli arruolamenti. Ieri nel villaggio di Buzke (Mykolaiv), un gruppo di civili con mazze e tubi di metallo ha aggredito e cacciato i funzionari del centro di reclutamento territoriale. Non si tratta di un caso isolato.

Nel 1.257° giorno di scontri, per la prima volta un sottomarino cinese ha fatto tappa in Russia, nel porto di Vladivostok. Si tratta del «Great Wall 210» che parteciperà a un'esercitazione congiunta nel Pacifico. L'evento segna la crescente cooperazione navale militare tra Pechino e Mosca, con ingresso dell'India, indiziata dalla Casa Bianca di sostenere Putin. L'aeronautica ucraina ha segnalato 83 attacchi aerei con droni e missili. Nove persone sono rimaste uccise nelle aree di Donetsk, Mykolaiv e Kherson.

Nel Sumy, bombardato 110 volte, ha perso la vita un dodicenne. I 93 droni di Kiev hanno invece colpito un deposito di petrolio a Sochi, altri sono stati liquidati sui cieli di San Pietroburgo. Mosca ribadisce di aver preso Chasov Yar e di marciare su Konstantinovka.

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