L'Irak è stato costruito artificialmente da inglesi e francesi in una zona in cui vivevano al nord i curdi, una popolazione indoeuropea con una propria lingua, al centro gli arabi sunniti e al sud gli arabi sciiti. Queste tre popolazioni sono state unificate a forza da Saddam Hussein e, quando gli americani lo hanno sconfitto e ucciso, si sono di nuovo divise ed ora sono in lotta.
Ho portato l'esempio di questo mostro geopolitico perché anche l'Europa è stata unificata mettendo insieme Paesi etnicamente e linguisticamente diversi e per di più profondamente divisi dalla riforma protestante. L'Europa è una babele di lingue. Non si fa una comunità culturale ed emotiva senza una lingua comune perché non si possono esprimere le proprie emozioni, i propri sentimenti, le proprie recondite intenzioni e, usando una lingua vicaria come l'inglese, tutto resta piallato, astratto, straniero.
Aggiungiamoci la differenza fra Paesi di cultura protestante e cattolica, che è enorme. I protestanti sono passati istantaneamente dal rigorismo sessuale più assoluto alla più sfrenata licenza, ma conservano la mentalità cupa e rigorista in altri campi, sul denaro per esempio. L'austerità tedesco-scandinava è protestante e, nel profondo, è intenzionalmente punitiva verso i Paesi mediterranei, che ai loro occhi sono Paesi-vacanza, dove la gente anziché lavorare fa la movida.
Sono stati folli gli europei a darsi regole immodificabili perché basate sul principio delle decisioni all'unanimità. Per paura di dividersi hanno impedito ogni cambiamento, ogni separazione, ogni divorzio, ogni uscita. Il risultato è che sta nascendo un orientamento euroscettico distruttivo che aumenta il cinismo e il pessimismo. Ha fatto bene Renzi a parlare di ideali e di principi anziché di interventi economici dettagliati, perché è sul piano dei valori, dei principi ispiratori che può nascere la riforma della gabbia europea.
È forse giunto il momento di pensare a due zone distinte, come già avviene adesso con la Gran Bretagna, magari con presenze mediterranee. In ogni caso bisogna volare alto per uscirne, perché altrimenti ci si sfracella contro le pareti della gabbia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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