Benedetto XVI: "Rimarrò nascosto al mondo"

Benedetto XVI incontra i preti di Roma: "Occorre riscoprire il Concilio Vaticano II". Monsignor Georg Gaenswein continuerà a seguire Raztinger anche dopo il 28 febbraio

Benedetto XVI: "Rimarrò nascosto al mondo"

A due settimane dal giorno in cui lascerà, come annunciato, la guida della Chiesa, Benedetto XVI torna a parlare in pubblico. Lo fa incontrando i parroci della diocesi di Roma, riuniti nell'Aula Paolo VI in Vaticano. Il Papa è di buon umore. Lo dimostra scherzando con i preti che lo ascoltano attenti. All’inizio di una lunga lectio a braccio, Ratzinger racconta un aneddoto inedito: "Ero stato nominato nel ’59 professore all’università di Bonn dove studiavano studenti e seminarisi di Colonia. Sono venuto così in contatto con il cardinale di Colonia Josef Frings. Il cardinale Siri di Genova nel ’61 aveva organizzato un ciclo di conferenze sul Coniclio e aveva invitato anche l’arcivescovo di Colonia. Il cardinale mi ha invitato a scrivere il progetto di discorso, gli è piaciuto e ha proposto a Genova questo testo come lo avevo scritto. Poco dopo Papa Giovanni lo invitò a Roma, e lui aveva il timore che avesse detto qualcosa di non corretto e magari di venire rimproverato, forse anche per togliergli la porpora". Tra le risate dei preti, il Papa continua: "Sì, quando si stava vestendo per l’udienza disse: Forse lo porterò per l’ultima volta. Poi Papa Giovanni lo abbracciò: Lei ha detto quel che volevo dire ma non trovato parole".

Nel suo discorso il pontefice indica la bussola da seguire per il futuro della chiesa: il Concilio vaticano II. "Noi siamo chiesa, ma non nel senso di un gruppo separato". Giocando sull’espressione che dà il nome alla sigla più nota del dissenso cattolico, Benedetto XVI spiega a un migliaio di preti di Roma come il "rinnovamento della Chiesa", che lui stesso ha auspicato anche oggi, debba avvenire attraverso una riscoperta del Concilio. Anche in quel momento, ha ricordato, il tema della collegialità dei vescovi in rapporto al popolo di Dio "appariva a molti come una lotta di potere, e forse qualcuno ha pensato al suo potere. Ma non era questo: era essere un’unica Chiesa che cammina insieme".

Nel salutare i preti Papa il pontefice ha anticipato loro cosa intende fare subito dopo il 28 febbraio: "Anche se mi ritiro adesso sono sempre vicino in preghiera a tutti voi e voi sarete vicini a me anche se rimango nascosto per il mondo".

Con questa frase asciutta, detta in modo chiaro e inequivocabile, Benedetto XVI sgombra il campo dalle illazioni sul suo peso ingombrante accanto al nuovo Papa. Non ci saranno due pontefici nel futuro della Chiesa. Ce ne sarà uno solo, con pieni poteri. Ratzinger rimarrà nascosto per il mondo. Si chiuderà nel silenzio, tra la preghiera, la sua amata musica e i libri.

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