Durante la presentazione-fiume del libro di Bruno Vespa un po' a sorpresa Berlusconi ha detto, rispondendo a una precisa domanda, che il senatore Marcello Dell'Utri non sarà ricandidato: "Le accuse di questa magistratura sono assolutamente infondate, però non possiamo permetterci di candidarlo, ci spiace, ma non possiamo". Poi ha proseguito il suo ragionamento: "Sicuramente ci sono delle persone che a torto o ragione sono aggredite dalla magistratura, ma noi dovremmo spiegare che non possiamo permetterci di inserirle nelle nostre liste, pur sapendo che è un’ingiustizia".
Il diretto interessato non ha nascosto il proprio stupore: "Sì, lo ammetto sono un po' sorpreso dalle parole di Berlusconi, dobbiamo vederci e chiarire - ha detto Dell'Utri -. A dire il vero, ero stato io tempo fa a chiedergli di non ricandidarmi, ma nel frattempo ho cambiato idea e ancora non ho avuto modo di dirlo a Berlusconi. Un mese fa circa - spiega ancora Dell’Utri- ci siamo incontrati con Berlusconi e gli dissi che non volevo essere ricandidato. Secondo me per questo motivo stasera ha detto quella frase. Ma nel frattempo sono stato io a decidere di cambiare idea. Comunque, ne dobbiamo parlare. Nei prossimi giorni ci vedremo". Passano alcuni minuti e Dell'Utri precisa ancora: "Ora gliel’ho detto (che desidero candidarmi, ndr) e lui mi ha risposto che non ci sono problemi. Non c’è motivo perchè lui dica no".
In precedenza il senatore siciliano aveva detto di volersi ripresentare alle elezioni "perché sono ancora perseguitato. Voglio lottare fino all’ultimo sangue, spero degli altri".
Poi si era soffermato su Alfano e la Meloni, contrari ad una sua candidatura: "Siamo noi che forse non ricandidiamo loro, Alfano e la Meloni che diritto hanno a dire loro chi si deve candidare? Non decidono loro. Parlano così perché pensano che io sia più debole. Come si dice... quando l’albero cade tutti corrono a far legna".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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